Usa. Haspel rinnega gli interrogatori-tortura della Cia
Gina Haspel, scelta da Donald Trump per guidare la Cia (Ansa)
Gina Haspel, scelta dal presidente Donald Trump per guidare la Cia, comparirà oggi davanti alla commissione Intelligence del Senato per l'audizione di conferma. La sua nomina ha creato attriti e durissima opposizione, poiché Haspel per almeno parte del 2002 diresse una prigione segreta della Cia in Thailandia, dove i detenuti sospettati di appartenere ad al-Qaeda erano frequentemente torturati. Secondo stralci della sua testimonianza scritta, preparata per l'audizione, Haspel prometterà di impedire la ripresa dei programmi di tortura. La Cia portava infatti i detenuti in “siti neri” nel mondo, prigioni segrete dove venivano picchiati, sottoposti a waterboarding e a pesanti pressioni. Ordinato dall'amministrazione guidata da George W. Bush, il programma è stato poi giudicato profondamente illegale, in violazione sia delle leggi internazionali sia di quelle statunitensi sulla tortura.
"Comprendo che ciò che molte persone nel Paese vogliono sapere sia la mia opinione sull'ex programma di detenzione e interrogatori della Cia", affermerà Haspel, secondo le anticipazioni. "Ho opinioni in merito e voglio essere chiara. Avendo servito in quel periodo agitato, posso offrirvi il mio personale impegno, chiaro e senza riserve, sul fatto che sotto la mia leadership la Cia non riavvierà un programma di detenzione e interrogatori del genere", dirà ancora.