Nel mondo 120 milioni di ragazze sotto i
20 anni d'età, circa una su 10, sono costrette a subire abusi
sessuali. Un quinto delle vittime degli omicidi è costituito
da minori, mentre uno studente su tre è sistematicamente
vittima di bullismo. Sono solo alcuni sconcertanti dati che emergono
dal nuovo rapporto Unicef "Hidden in Plain Sight", la più
ampia raccolta di dati di 190 paesi mai realizzata sulla
violenza sui bambini presentato oggi al Palazzo di Vetro di New York. Il dossier sottolinea un aumento di casi
di abusi fisici, sessuali e psicologici e rivela comportamenti
che perpetuano e giustificano la violenza, tenendola "nascosta
sotto gli occhi di tutti", ovunque nel mondo. Il dossier
documenta le violenze nei luoghi in cui i bambini dovrebbero
essere al sicuro: le comunità, le scuole, la casa.
"Ci sono fatti gravi, che nessun
governo, nessun genitore vuole vedere", ha detto
Anthony Lake
direttore generale Unicef. "Ma se non affrontiamo la realtà
che ogni terribile statistica rappresenta - cioè la vita di un
bambino il cui diritto a un'infanzia sicura e protetta è stato
violato - non cambieremo mai la mentalità che considera la
violenza contro i bambini normale e accettabile. E questo non
deve più accadere. Le violenze sui bambini - osserva ancora -
avvengono ogni giorno, ovunque; e mentre colpiscono i bambini
danneggiano anche il tessuto sociale, compromettendo la
stabilità e il progresso. Ma la violenza sui bambini non è
inevitabile. È prevenibile, se rifiutiamo di lasciare che la
violenza resti nell'ombra". E conclude: "I dati del rapporto ci
costringono ad agire per il bene di ogni singolo bambino e per
il futuro delle società nel mondo".
Secondo il rapporto Unicef,
inoltre, nel mondo quasi la metà di tutte le ragazzine di età
compresa tra i 15 e i 19 anni (circa 126 milioni) credono che un
marito sia giustificato a picchiare la moglie in certe
circostanze. Percentuale che sale a oltre l'80% delle
adolescenti in Afghanistan, Guinea, Giordania e Mali.
Emergenza anche in
India. Ogni giorno 92 donne in media
subiscono violenze sessuali in India mentre sono quattro a New
Delhi le vittime giornaliere degli stupri. Lo scrive l'agenzia di stampa Pti.
Secondo cifre pubblicate dall'Ufficio nazionale di
registrazione dei reati (Ncrb) nel 2013 vi è stato un forte
incremento degli stupri sia a livello nazionale che nella
capitale.
L'anno scorso sono stati infatti registrati in tutto il Paese
33.707 casi, contro i 24.923 del 2012. A New Delhi invece nel
2013 sono state presentate 1.636 denunce di violenza sessuale,
contro le 706 del 2012.