Africa. 5 anni di guerra in Sud Sudan: 15mila bambini senza genitori o scomparsi
Jeremia Falluoch, 11 anni, mostra il disegno dei suoi genitori che non vede da 2 anni. Si sono separati durante un attacco armato. L'Unicef sta lavorando per rintracciarli (Foto Unicef)
A cinque anni dall'inizio della guerra in Sud Sudan, Unicef fa un punto sulle conseguenze sui bambini di questo periodo di violenze e insicurezze. Sono 15mila i bambini senza genitori o scomparsi. Inoltre si stima che 1,2 milioni di bambini soffrano di malnutrizione acuta - il numero più alto dall'inizio del conflitto; circa 2,2 milioni di bambini non stanno ricevendo un'istruzione, rendendo il Sud Sudan il Paese con la percentuale più alta al mondo di bambini che non frequentano la scuola.
E oltre 4 milioni di persone sono state sradicate a causa del conflitto, la maggior parte bambini. Dall'inizio del conflitto, l'Unicef e i suoi partner hanno riunito circa 6mila bambini ai loro genitori o tutori. "Ogni ricongiungimento è il risultato di mesi, e spesso anni, di lavoro per rintracciare i membri delle famiglie scomparsi in un Paese della grandezza della Francia, ma senza nessuna infrastruttura di base", ha dichiarato Leila Pakkala, Direttore regionale dell'Unicef in Africa orientale e meridionale. "Le sofferenze che questi bambini hanno subito durante il conflitto sono state inimmaginabili, ma la gioia di vedere una famiglia di nuovo tutta intera è sempre una fonte di speranza".
"I bambini separati e non accompagnati sono maggiormente vulnerabili a violenze, abusi e sfruttamento, questo rende il ricongiungimento coi loro genitori una priorità urgente", scrive Unicef, sottolineando che "anche una volta riunite, molte famiglie continuano ad aver bisogno di aiuto".
La metà dei bambini riuniti - circa 3mila - stanno ancora ricevendo assistenza da parte degli assistenti sociali, portando il numero complessivo di bambini con bisogno di supporto a 18mila. Un accordo di pace recentemente firmato fra le parti in conflitto in Sud Sudan potrebbe fornire un'opportunità per rafforzare questo lavoro e altri tipi di assistenza umanitaria. "Nel territorio ci sono stati sviluppi incoraggianti dalla firma dell'accordo di pace", ha dichiarato Pakkala. "La nostra speranza è che aree precedentemente inaccessibili cominceranno ad aprirsi, permettendoci di portare assistenza salvavita a un numero maggiore di persone l'anno prossimo".
Dall'inizio del conflitto, l'Unicef e i suoi partner hanno fornito a 1,5 milioni di bambini accesso all'istruzione, supportato il rilascio di circa 3mila bambini da parte delle forze e dei gruppi armati, fornito a 800mila persone accesso ad acqua pulita, controllato 1,5 milioni di bambini per malnutrizione, supportato la notifica delle nascite per 550mila neonati, curato 630mila bambini per malnutrizione acuta grave, vaccinato circa 6 milioni di bambini. Per il 2019, l'Unicef ha lanciato un appello di 179 milioni di dollari per fornire assistenza umanitaria ai bambini.