Ungheria. Migranti ancora bloccati a Budapest Al confine ceco "marchio" sul braccio
mercoledì 2 settembre 2015
Hanno trascorso la scorsa notte in strada,
controllati dalla polizia, le migliaia di profughi cui martedì le
autorità ungheresi hanno impedito l'accesso alla stazione di Budapest
per imbarcarsi sui treni diretti in Austria e Germania. E stamattina,
sventolando i loro biglietti pagati regolarmente, hanno ripreso a
protestare, nella speranza che l'Ungheria permetta loro di partire.
Le autorità avevano chiuso ieri la stazione della capitale,
permettendo solo ai non migranti di partire, sostenendo di voler
registrare tutti i profughi e di voler rimandare indietro, dai Paesi
dai quali sono entrati, i cosiddetti migranti economici.
Le proteste nel centro di Budapest (Lapresse)Altri 2.284 migranti e profughi
sono entrati in Ungheria nelle ultime 24 ore, circa 500 in più
rispetto alla giornata precedente: lo ha reso noto la polizia.
Si tratta in gran parte di persone provenienti da Siria,
Afghanistan e Pakistan. Sempre nelle ultime 24 ore in Ungheria
sono stati arrestati sei trafficanti di esseri umani.
Il governo ungherese ha disposto
il rafforzamento della frontiera con la Serbia con 2.106 agenti
di polizia. Lo riferisce il portale serbo 'Vojvodina danas'.
Dall'inizio dell'anno fino alla mezzanotte di domenica scorsa,
è stato precisato dalla polizia, sono state intercettate
153.561 persone entrate illegalmente in Ungheria dalla Serbia. La polizia ceca sta procedendo a
marchiare ogni migrante, anche i bambini, in arrivo a Breclav,
al confine con l'Austria, con un numero scritto a pennarello sul
braccio, che identifica il treno d'arrivo e il vagone. Le stesse cifre vengono poi scritte sul biglietto del treno che la polizia sequestra. Con i numeri sono marchiati non solo gli adulti ma anche i bambini: un sito ha riportato ad esempio la foto di una bambina di 5 anni addormentata sulla spalla della madre durante il controllo. Sull'avambraccio porta la scritta C5.