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LA SFIDA DEL TERRORE. Ue e Usa, vertice sulla sicurezza Allarme all’aeroporto di Monaco

Da Bruxelles Franco Serra giovedì 21 gennaio 2010
Europa e Stati Uniti si consultano mentre au­mentano le preoccupazioni sulla minaccia del terrorismo islamico a Washington e nelle capi­tali dell’Ue dopo che recenti episodi hanno mostrato una recrudescenza dell’attività degli estremisti islami­ci. L’ultimo segnale d’allarme ieri pomeriggio all’aero­porto di Monaco di Baviera quando il computer di un passeggero ha attivato il controllo anti-esplosivi. L’uo­mo si è dato alla fuga mentre l’area veniva ispeziona­ta senza esito fino al cessato allarme annunciato in se­rata che comunque ha comportato la soppressione o il ritardo di una sessantina di voli. La Gran Bretagna an­nunciava intanto la sospensione dei voli con lo Yemen, dov’è accertata la presenza di gruppi terroristi. Queste notizie sono giunte a Toledo mentre i ministri degli Interni e della Giustizia dei Ventisette comincia­vano ad arrivare in città per una riunione di tre giorni in cui è attesa la partecipazione di Janet Napolitano, se­gretario americano alla sicurezza interna. Questo men­tre ieri Obama ha subito un altro smacco nella politi­ca di sicurezza: il capo designato dell’Agenzia ameri­cana per la sicurezza dei Trasporti ( Tsa) Erroll Southers ha rinunciato all’incarico citando «l’inaccettabile cli­ma di scontro politico» che ha fermato la conferma della sua candidatura al Senato. Southers, uomo mol­to vicino al presidente, ha spiegato che la sua candi­datura «era diventata un parafulmine» per chi spinge un’agenda politica alle «spese della sicurezza degli a­mericani ». Oggi a Toledo i lavori sulla cooperazione antiterrorismo Ue-Usa entreranno nel vivo e in par­ticolare si confronteranno pareri sul­l’uso negli aeroporti di scanner in gra­do di controllare i passeggeri in par­tenza “spogliandoli” su uno schermo elettronico. Gli scanner sono racco­mandati da Washington dopo il falli­to attentato di al-Qaeda a Natale sul volo Amsterdam-Detroit. Italia e Fran­cia sono di massima d’accordo per sperimentarli mentre altri governi so­no reticenti. Solo Gran Bretagna e O­landa sono decisamente favorevoli, e Madrid attende una posizione comune. L’Europarlamento si è pronunciato contro, già nel 2008, e una maggioranza di eurodeputati ritiene che l’uso dello scanner invasivo e degradante. Dello stesso pa­rere è anche la commissaria europea Viviane Reding ma il premier spagnolo José Luis Zapatero ritiene «pro­babile » che vi sarà comunque «un rafforzamento del- la sicurezza e del controllo dei pas­seggeri negli aeroporti». Madrid ha pure messo in evidenza la necessità di potenziare il coordinamento Ue­ Usa anche di fronte al terrorismo nel Sahel e l’infiltrazione di gruppi di al­ Qaeda nel Grande Maghreb, dalla Mauritania alla Tunisia, con possibi­li diramazioni in Egitto e Sudan. Particolarmente inquietante è la pre­senza di sei ostaggi europei – due gli italiani – nelle mani di quei gruppi e il sottosegretario agli Interni Antonio Camacho, parlando per la presi­denza spagnola, ha detto che per il Sahel servono sia una strategia comune antiterrorismo sia «una politica di investimenti per controllare regioni che sfuggono al controllo dei loro governi», citando al proposito Mau­ritania e Mali. La sfida principale alla sicurezza dell’Ue, ha insistito Camacho, è il «terrorismo islamico». A Toledo il punto sugli scanner elettronici Zapatero: verso misure più severe. Smacco per Obama: Southers rinuncia all’Agenzia per i trasporti Christopher Speight in manette ad Appomattox (Ap) Centinaia di passeggeri bloccati ieri all’aeroporto di Monaco: 60 voli sono stati soppressi (Ap)