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BRUXELLES. L'Ue condanna le violenze in Iraq

lunedì 22 novembre 2010
L'Unione europea condanna «senza riserve» gli attentati contro i luoghi di culto «cristiani e musulmani» in Iraq. La condanna è contenuta in una dichiarazione dei ministri degli esteri della Ue. «La Ue condanna tutte le incitazioni alla violenza e gli atti di violenza, incluso quelli che sono motivati dall'odio religioso o etnico», dichiarano i ministri. I responsabili delle diplomazie dei 27 condannano in particolare gli attentati che «hanno deliberatamente preso di mira i luoghi di assembramento dei civili, in particolare i luoghi di culto cristiani e musulmani».Nella stessa dichiarazione, la Ue saluta l'accordo sulla designazione del presidente e del primo ministro iracheni: «Sono primi passi incoraggianti», affermano i ministri, auspicando che l'Iraq si doti con urgenza di un governo «stabile e rappresentativo».«Un tale governo è indispensabile - osservano - per condurre il Paese ad affrontare le sfide che lo attendono, in particolare le violenze persistenti» e per rispondere «alle aspirazioni del popolo iracheno, indipendentemente dalle loro convinzioni religiose o della loro appartenenza etnica, e rispettando, proteggendo e promuovendo i diritti umani, compresi quelli delle minoranze».