Ucraina. L'Onu: Mosca paghi i danni di guerra. Contatti Usa-Russia in Turchia
Il voto all'Assemblea generale delle Nazioni Unite
L'Assemblea generale dell'Onu ha approvato con 94 voti a favore, 14 contrari e 73 astenuti una risoluzione in cui si chiede che la Russia sia responsabile per le sue violazioni della legge internazionale in Ucraina. Il testo domanda che i 193 Paesi membri delle Nazioni Unite creino "un registro internazionale" per documentare le richieste di danni, perdite o lesioni agli ucraini causati dalla Russia.
La Cina ha votato no alla risoluzione. Tra i 14 contrari ci sono anche Bahamas, Bielorussia, Corea del Nord, Cuba, Centrafrica, Eritrea, Etiopia, Iran, Mali, Nicaragua, Siria e Zimbabwe. L'India e' invece tra i 73 astenuti.
Zelensky a sorpresa a Kherson
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha visitato stamani a sorpresa la città di Kherson, nel Sud, liberata nei giorni scorsi. E' rimasto circa mezz'ora. Zelensky ha definito il ritiro russo da Kherson come "l'inizio della fine della guerra". "Stiamo andando avanti", ha detto, rivolgendosi alle truppe davanti all'edificio dell'amministrazione nella piazza principale. "Siamo pronti per la pace, la pace per tutto il nostro Paese": una frase che è bastata a scatenare una ridda di interpretazioni.
"Il prezzo di questa guerra è alto" ha detto il presidente. "Le persone sono ferite. C'è un gran numero di morti. Le forze russe se ne sono andate o sono fuggite: crediamo che siano fuggite perché il nostro esercito ha circondato il nemico". "Ci sono stati combattimenti feroci e il risultato è che oggi siamo nella regione di Kherson". "Tutti noi, le nostre forze armate, la nostra Guardia Nazionale e i servizi di intelligence, abbiamo dimostrato che è impossibile uccidere l'Ucraina".
Zelensky ha anche pubblicato sul suo canale Telegram un video con la bandiera ucraina che sventola sugli edifici governativi a Kherson. "La bandiera ucraina a Kherson! Sono grato a tutti i difensori che hanno fatto di tutto perché questo potesse accadere!", si legge nel post del video che ritrae il leader nella città liberata.
Zelensky a Kherson - Ansa
Da parte sua, il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha ribadito che Kherson rimane "territorio russo". Mentre il sindaco filorusso Alexander Kobets, evacuato con i civili sulla sponda sinistra del Dnepr, ha lanciato l'allarme per possibili rappresaglie degli ucraini su presunti "traditori" rimasti in città. L'agenzia russa Ria Novosti ha pubblicato con grande risalto una fotografia della Ap che mostra due presunti collaborazionisti legati a pali in una strada di Kherson ed esposti agli insulti dei passanti.
Da Bali in Indonesia, dove è in corso il G20, il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha detto che "la liberazione di Kherson è una vittoria significativa", aggiungendo che "è difficile ora dire cosa significhi questa vittoria" ma assicurando che gli Usa continueranno a sostenere Kiev.
I russi conquistano snodo strategico nel Donetsk
Intanto sul terreno si continua a combattere. Un residente di Kherson ha riferito alla Cnn che la sua casa è stata danneggiata da diversi proiettili caduti nel pomeriggio nel suo quartiere. I proiettili sono atterrati in un'area alla periferia nord-orientale della città. L'uomo ritiene che i bombardamenti provengano dalla sponda orientale del fiume Dnipro, dove le forze russe si sono ricollocate dopo il ritiro dalla città la scorsa settimana.
Le forze russe hanno strappato oggi agli ucraini la località di Pavlovka, nella provincia orientale di Donetsk, secondo quanto affermato dal ministero della Difesa di Mosca. Il controllo di questa località, al centro di pesanti combattimenti nelle ultime settimane, è considerato strategico perché da qui gli ucraini potevano tenere sotto il tiro dei loro razzi una ferrovia utilizzata dai russi per rifornire le loro truppe nella regione di Kherson.
Nella regione di Sumy l'attacco russo ha causato il ferimento di 3 operai sul posto di lavoro. "Questa mattina un'infrastruttura critica è stata colpita con artiglieria semovente. Diciannove esplosioni si sono verificate all'interno dell'area dell'azienda, dove stavano lavorando degli operai: tre di loro, di cui uno grave, sono attualmente in ospedale con ferite da schegge", ha scritto su Telegram il capo dell'amministrazione militare regionale Dmytro Zhyvytskyi.
Dalla città occupata di Mariupol, il cui lungo assedio fu uno dei tragici simboli di questa guerra, arriva un grido d'allarme. "Ogni settimana a Mariupol muoiono 150 persone. Significa 25 al giorno. Praticamente non nascono bambini. La città muore sotto l'occupazione. Il tasso di mortalità è cresciuto di quattro-cinque volte rispetto a prima della guerra" afferma il consiglio comunale, citato da Ukrainska Pravda. La media dei nuovi nati sarebbe di 5-6 alla settimana, prima era di 50.
L'Ue approva missione di addestramento militare di 15mila ucraini
I ministri degli Esteri dell'Unione Europea hanno approvato l'avvio della missione di addestramento militare per l'esercito ucraino, con la quale puntano ad addestrare 15mila soldati nel territorio comunitario nei prossimi due anni.
Con la missione, che avrà un bilancio di 106,7 milioni di euro e avrà sede a Bruxelles, i Paesi dell'Ue intendono integrare la formazione che Paesi come Spagna, Germania o Paesi Bassi, così come altri partner internazionali, già fanno individualmente. In particolare, fornirà formazione individuale, collettiva e specializzata all'esercito ucraino, comprese le sue forze di difesa territoriale, e coordinerà le attività di formazione fornite dagli Stati membri. La missione dovrebbe partire fra due settimane
Incontro tra servizi russi e Usa in Turchia
In campo diplomatico, ufficialmente non ci sono contatti tra le controparti. Ma il quotidiano russo Kommersant pubblicava stamani la notizia di un incontro segreto, oggi ad Ankara, tra una delegazione statunitense e una russa. Da Mosca sarebbe arrivato in Turchia il direttore del servizio di intelligence estero, Sergei Naryshkin. In serata il portavoce del Cremlino, Peskov, ha confermato che un colloquio tra una delegazione americana e una russa si è svolto oggi ad Ankara su "iniziativa degli Usa", ma non ha reso noti i contenuti. In precedenza un portavoce della Casa Bianca aveva detto che il capo della Cia William Burns ha incontrato la sua controparte russa nella capitale turca per mettere in guardia Mosca contro l'uso delle armi nucleari in Ucraina.
L'ultima volta che le delegazioni russa e americana si sono incontrate è stato a Ginevra il 10 gennaio di quest'anno, dunque prima della guerra, per colloqui sulle garanzie di sicurezza. Il quotidiano russo fa notare che "proprio la mancanza di risultati nel processo negoziale a gennaio è stata spesso considerato un prerequisito per lo scoppio delle ostilità in Ucraina".
Segnali di possibili sviluppi sul fronte diplomatico sono anche l'annuncio del presidente francese Emmanuel Macron di voler chiamare quello russo Vladimir Putin a conclusione del vertice del G20. Ma soprattutto il commento della segretaria al Tesoro americano Janet Yellen, secondo la quale "mettere fine alla guerra è un imperativo morale e la singola cosa migliore che possiamo fare per l'economia". E anche i timori per un possibile cedimento a Mosca manifestati dal fronte dei Paesi baltici, sostenitori della linea dura. Il ministro degli Esteri lituano Gabrielius Landsbergis ha avvertito che "la pace in Ucraina deve arrivare solo nei termini che l'Ucraina deciderà": "le speculazioni che emergono nella sfera pubblica", ovvero le voci su negoziati, "non sono d'aiuto".