Sempre più a rischio il cessate il
fuoco in Ucraina. Gli artefici degli accordi di
Minsk - i leader di Francia, Germania, Russia e Ucraina - si sono
sentiti stamane al telefono e non hanno potuto far altro che
constatare la "rottura" della tregua a Debaltsevo e impegnarsi
ad "applicare con rigore" e "senza eccezioni" il cessate il
fuoco.
Secondo Kiev, nelle ultime ore sono rimasti uccisi 14
soldati ucraini e 172 feriti. Mercoledì l'esercito ucraino ha
subito un colpo pesante: sotto la pressione dei separatisti, ha
dovuto abbandonare lo strategico nodo ferroviario di
Debaltsevo: 2.475 militari hanno abbandonato l'enclave, ha
fatto sapere Kiev, che ha ammesso anche di aver perso decine di
militari (più di 90 sono morti, altri 82 sono dispersi).I
ribelli filo-russi sostengono che l'offensiva è giustificata
perché la città non rientra sulla linea del fronte, ma si
trova nell'area sotto il controllo dei separatisti. Hanno anche
prontamente nominato un sindaco a Debaltsevo. Ora la zona che
controllano è omogenea, all'incrocio tra i territori delle
regioni separatiste di Lugansk e Donetsk.
La domanda è se si
fermeranno lì o continueranno a guadagnare terreno.
Secondo Kiev, stanno puntando su Mariupol, sul mare di
Azov: i ribelli sparano contro la città portuale da postazioni
situate a Shirokino, un villaggio costiero a una ventina di
chilometri da quella che è la seconda città della regione di
Donetsk ed è ancora controllata dalle autorità di Kiev.La richiesta di una missione di peacekeeping, che finora
era stata giudicata inutile da Kiev, riflette evidentemente
l'allarme del governo ucraino che teme di non riuscire a
contenere l'offensiva dei ribelli. Ma l'idea dei caschi blu è
stata subito respinta dai ribelli.
Il portavoce del Cremlino ha però smentito una dichiarazione del presidente ucraino Petro Poroshenko: Putin, Poroshenko, Merkel e Hollande, i quattro leader del formato Normandia, ha detto, non hanno discusso del possibile dispiegamento di peacekeeper nell'Ucraina orientale nella loro conversazione odierna.
Per Mosca comunque gli unici ammessi a vigilare sul rispetto degli accordi dono gli osservatori dell'Osce e le forze ucraine potranno presidiare la frontiera solo dopo che si saranno svolte le elezioni nell'est del Paese.
E intanto il premier russo, Dmitri Medvedev, ha ordinato al
a ministero dell'Energia e Gazprom di preparare "forniture
di gas" per le regioni separatiste dell'est Ucraina: "Lì la
gente - ha detto - non deve congelare".