La tregua nell'Ucraina dell'est
inaspettatamente sembra tenere e il dialogo tra Mosca e Kiev
potrebbe andare avanti. Così l'Unione europea adotta formalmente
il nuovo pacchetto di sanzioni di carattere finanziario ed
economico (definito "duro e corposo" dal premier Matteo Renzi
alla fine del vertice Nato in Galles) ma prende tempo per
evitare spaccature.Lunedì sera i 28 decidono che la pubblicazione
sulla Gazzetta Ufficiale, che lo renderà operativo, avverrà "nei
prossimi pochi giorni", tempo necessario "per valutare la messa
in atto del cessate-il-fuoco e del piano di pace". Lo comunica
Herman Van Rompuy dopo un'ennesima, convulsa giornata in cui da
Mosca si afferma che il dialogo con Poroshenko continuerà. Così
il presidente del Consiglio europeo annuncia che la Ue è "pronta
a rivedere le sanzioni in funzione dell'andamento sul terreno".Il nuovo pacchetto di sanzioni, contro il quale la Russia ha
minacciato dure ritorsioni, è costruito per approfondire quanto
deciso a fine luglio (e quindi limitazione all'accesso ai
mercati finanziari, divieti all'export di armi, beni dual-use e
tecnologie sensibili). Ma, stando ad alcune fonti europee,
prevede anche di limitare l'accesso ai mercati non solo per le
banche e le istituzioni finanziarie a controllo statale, ma
anche per i tre giganti russi dell'energia, Gazprom, Rosneft e
Trasneft. Un modo per rendere difficile il finanziamento
autonomo delle tre società e così "costringere lo stato russo a
mettere le mani in tasca".Il via libera delle capitali, dopo l'accordo unanime
raggiunto venerdì scorso tra gli ambasciatori, doveva arrivare
con la cosiddetta "procedura scritta", quella che viene adottata
quando non si prevedono divergenze. Tanto che ieri in tarda mattinata
la portavoce della Commissione annunciava che il termine per la
procedura scadeva alle 15 e che entro oggi il pacchetto
sarebbe stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Ma non tutto
fila come previsto. Fonti diplomatiche rivelano che "due-tre
paesi" sono pronti a bloccare tutto. Infatti prima viene deciso
il posticipo del limite alle 18, poi viene convocato - a partire
dalla stessa ora - una riunione straordinaria degli ambasciatori
permanenti dei 28. Fonti europee rivelavano che "non tutti"
hanno dato l'approvazione formale al pacchetto. I "due o tre" sì
che mancano sono indispensabili per raggiungere l'unanimità.
L'Italia lavora per evitare spaccature del fronte europeo. Ad
essere in discussione, non tanto la qualità delle misure
previste nel pacchetto, quanto la modalità di applicazione. In
sostanza, come e quando procedere? Come applicare il principio
di reversibilità e proporzionalità nel momento in cui, per la
prima volta, il cessate-il-fuoco sembra tenere e c'à stato
scambio di prigionieri? Fra i due-tre dubbiosi, la Finlandia.
Col premier Alexander Stubb che twitta: "è evidente che la
Finlandia è sulla linea delle sanzioni Ue, ma spero che in
Ucraina le cose migliorino così le sanzioni non saranno
necessarie".
In tarda serata è Mosca ad annunciare che Putin e Poroshenko
sono "d'accordo nel proseguire il dialogo per la pace". E la
riunione degli ambasciatori si chiude con l'accordo formale sul
pacchetto delle sanzioni, che però resta in sospeso. E potrebbe
essere "rivisto in tutto o in parte" in funzione dell'andamento
della situazione sul terreno.Dall'inizio del cessate il fuoco tra
le forze governative ucraine e i separatisti filorussi sono stati
uccisi quattro militari di Kiev: Lo riferisce l'agenzia Interfax,
citando una fonte del ministero della Difesa. Il responsabile del
servizio sanitario dell'esercito, Vitaly Andronaty, ha precisato
inoltre che, nonostante la tregua, sono rimasti feriti 29
soldati.