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Crisi di Kiev. Nato: 20.000 soldati russi sul confine ucraino

mercoledì 6 agosto 2014
Mosca ha ammassato circa 20.000 soldati "in assetto da combattimento" ai confini dell'Ucraina e potrebbe utilizzare il pretesto di una missione umanitaria per invadere il territorio della repubblica ex sovietica. A lanciare l'allarme è la Nato, il cui segretario generale Anders Fogh Rasmussen, sarà a Kiev giovedì per preparare il vertice sulla partnership Nato-Ucraina. "Non possiamo indovinare cosa passi per la mente dei russi ma vediamo ciò che accade sul terreno" e Mosca "potrebbbe sfruttare una missione di peace-keeping per mandare truppe nell'est dell'Ucraina", ha detto la portavoce Oana Lungescu.Le accuse dell'Alleanza sono state accolte da Mosca con sarcasmo.  "Sembra gente seria, ma sono costretti a improvvisare in continuazione per dare credibilità alle loro dichiarazioni", ha detto il generale Igor Konashenkov, portavoce del dicastero, riferendosi ai rappresentanti di Pentagono, Dipartimento di Stato americano, e Nato.Le truppe di Kiev, intanto, si preparano a riprendere il controllo di Donetsk, roccaforte dei ribelli filorussi. Il bilancio dei nuovi combattimenti è di 18 militari morti e 54 feriti. Un portavoce dell'esercito, Andriy Lysenko, ha riferito che le forze ucraine sono state colpite dall'interno del territorio russo, mentre le guardie di frontiera, nei pressi della città di Lugansk, sono state per 4 ore sotto il fuoco di artiglieria.Le forze governative combattono i ribelli nell'est del Paese dallo scorso aprile: il bilancio delle vittime, secondo l'Alto commissariato Onu per i diritti umani, è di 1.100 persone, tra militari, ribelli e civili. Ma dopo quasi quattro mesi, Kiev sembra vicina a riprendere il controllo del territorio orientale.Intanto, l'esercito ucraino ha ammesso che nell'operazione speciale contro i separatisti sono coinvolti anche cittadini stranieri, tra cui italiani. "Ci sono rappresentanti di altri Paesi, che prendono parte all'operazione anti-terrorismo - ha dichiarato all'agenzia ufficiale russa Ria Novosti Oleksiy Dmitrashkovsky, portavoce dell'operazione militare nelle regioni orientali - si tratta di italiani, georgiani, bielorussi e russi". Allo stesso tempo, il portavoce ha assicurato, però, che l'esercito ucraino non fa uso di armi straniere. In precedenza, i separatisti avevano denunciato la presenza di mercenari stranieri, che usavano proprie armi ed equipaggiamento, a fianco delle forze di sicurezza ucraine nelle regioni orientali.