Ucraina. «Abbiamo portato in Russia 700mila bambini». Timori per Zaporizhzhia
La centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia, dal marzo 2022 in mano ai russi
Le autorità di Mosca avrebbe trasferito "negli ultimi anni" 700.000 bambini dalle zone di conflitto dell'Ucraina in territorio russo. Lo ha riferito il capo del comitato internazionale del Consiglio della Federazione, la Camera alta del parlamento russo, Grigory Karasin. "Negli ultimi anni, 700.000 bambini hanno trovato rifugio da noi, fuggendo dai bombardamenti delle zone di conflitto in Ucraina", ha detto Karasin sul suo canale Telegram, citato dal Guardian.
Sul terreno in Ucraina la situazione è incerta. "La scorsa settimana è stata difficile in prima linea. Ma stiamo facendo progressi" scrive su Twitter il presidente ucraino Volodymyr Zelensky pubblicando un video delle battaglie al fronte. "Stiamo andando avanti, passo dopo passo! Ringrazio tutti coloro che difendono l'Ucraina, tutti coloro che stanno conducendo questa guerra fino alla vittoria dell'Ucraina". Sul fronte di Zaporizhzhia, secondo il governatore della parte controllata dai russi Yegveny Balitsky, gli ucraini "hanno perso oltre 20.000 uomini" dall'inizio della controffensiva.
E intanto spunta un nuovo audio di Evgenij Prigozhin postato sul canale Grey Zone, vicino al Gruppo Wagner. Il fondatore e capo della milizia privata, presumibilmente dall'esilio in Bielorussia, promette "nuove vittorie al fronte in un futuro prossimo". La voce sembra effettivamente la sua.
Timori per Zaporizhzhia. Medvedev: l'apocalisse nucleare è "probabile"
Zelensky chiede alla comunità internazionale di "monitorare con particolare attenzione" la situazione nella centrale nucleare di Zaporizhzhia, occupata dai russi dal marzo 2022. Stando a quanto dichiarato dal sindaco della vicina città occupata di Enerhodar, Dmytro Orlova, un centinaio tra dipendenti della centrale che collaborano con i russi e specialisti dell'agenzia russa Rosatom, avrebbe lasciato la città. Resterebbero 5-6.000 dipendenti ostaggio dell'esercito russo. Prima dell'invasione lavoravano alla centrale 12.000 persone.
Della centrale di Zaporizhzhia parla anche il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, il "falco" Dmitry Medvedev. "Un'apocalisse nucleare non è solo possibile, ma anche abbastanza probabile" scrive su Telegram. "Ci sono almeno due ragioni. Primo, il mondo è in uno scontro molto peggiore che durante la crisi dei Caraibi", e "la seconda ragione è piuttosto banale: le armi nucleari sono già state utilizzate, il che significa che non ci sono tabù".
In un articolo pubblicato dal quotidiano Rossiyskaya Gazeta, Medvedev affronta il tema l'accordo sul grano. Così com'è ora, "deve essere terminato", sostiene. "Tutti si sono resi conto della dipendenza dai prodotti agricoli e alimentari del nostro Paese, che è il motivo dell'infinita campagna per l'accordo del grano. Anche se è già chiaro a tutti che non ce n'è bisogno così com'è e deve assolutamente essere terminato". L'accordo sul grano del Mar Nero scadrà il 17 luglio.
Russia-Cina, domani il vertice Sco. E collaborazione tra le Marine militari
Domani il presidente russo Vladimir Putin prenderà parte a un vertice in videoconferenza con gli altri leader dell'Organizzazione per la cooperazione di Shanghai (Sco), comprese Cina e India, per uno scambio di opinioni "sui principali problemi internazionali e regionali". La riunione sarà presieduta dall'India. Della Sco fanno parte Russia, Cina, India, Pakistan, Kazakhstan, Kirghizistan, Tagikistan e Uzbekistan.
Il ministro della Difesa cinese Li Shangfu, incontrando a Pechino il comandante in capo della Marina russa Nikolay Yevmenov, ha detto di ritenere che "attraverso gli sforzi congiunti, il rapporto tra i due eserciti continuerà ad approfondirsi e a solidificarsi, e continuerà a fare nuovi progressi per raggiungere un nuovo livello". La Cina, ha aggiunto Li, "è disposta a lavorare con la Russia per poter attuare l'importante consenso raggiunto" dai rispettivi leader, Xi Jinping e Putin, e "arricchire continuamente la connotazione del partenariato strategico globale bilaterale di coordinamento per una nuova era".
Inoltre, "le Marine cinesi e russe hanno stretti scambi e frequenti interazioni e si spera che entrambe le parti rafforzino la comunicazione a tutti i livelli ed espandano la cooperazione concreta", dando "un contributo positivo al mantenimento della pace e della stabilità regionale e globale".