I ribelli filorussi dell'est
dell'Ucraina hanno respinto la richiesta del presidente russo
Vladimir Putin, che aveva suggerito di posticipare il
referendum sull'indipendenza da Kiev per favorire i
negoziati. "Il referendum si terrà l'11 maggio", ha detto
il leader dei ribelli a
Donetsk, Denis Pushilin. Anche una
portavoce degli insorti nella città di
Slavyansk ha
confermato che il voto si terrà domenica prossima, come
previsto.Da parte sua, il governo ucraino aveva già annunciato
che l'offensiva contro i "terroristi" nell'est del Paese sarebbe proseguita anche nel caso di un rinvio del
referendum. E dopo il premier Arseni Iatseniuk, anche il presidente ad interim Oleksandr Turcinov respinge l'ipotesi di negoziati con i secessionisti, dicendosi disponibile al dialogo solo con i rappresentanti politico-economici locali.Quanto all'invito di Putin a rinviare il referendum, il ministro tedesco Frank-Walter Steinmeier lo ha definito "un piccolo segnale di speranza". Anche se il segretario generale della Nato, Andres Fogh
Rassmussen, ha dichiarato che "finora non abbiamo visto alcuna indicazione di un ritiro" delle truppe russe dai confini con l'Ucraina. In alcuni tweet Rasmussen spiega che "se vedessimo delle prove certe di un ritiro significativo dai confini ucraini, sarei il primo a esserne felice".