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L'escalation. Scontri in Ucraina, la Nato attacca la Russia

venerdì 29 agosto 2014
La Nato ha chiesto alla Russia di mettere fine alle sue "azioni militari illegali" in Ucraina e nelle stesse ore Kiev ha annunciato che punta a diventare membro dell'Alleanza atlantica. All'indomani del coro di accuse occidentali a Mosca di avere di fatto "invaso" le regioni orientali ucraine, la tensione resta altissima e potrebbe tradursi in nuove sanzioni a Mosca al vertice Ue di domani. Il presidente russo, Vladimir Putin, da parte sua, ha accusato il governo ucraino di infliggere un assedio in stile Leningrado alle città dell'est e ha detto che bisogna costringere Kiev a negoziati "sostanziali" con i ribelli. Putin ha chiesto ai separatisti ucraini l'apertura di un "corridoio umanitario" per i soldati di Kiev intrappolati nella città di Novoazovsk, caduta nelle mani dei ribelli. "Chiedo alle forze ribelli di aprire un corridoio umanitario per coloro che sono circondati", ha affermato il presidente russo in una nota, "così da evitare inutili perdite di vite umane e dare loro l'occasione di ritirarsi dalla zona delle operazioni". Il presidente russo continua a negare la presenza dei soldati russi sul suolo ucraino. Intanto oggi gli abitanti di Mariupol, porto strategico sul mare di Azov stanno fuggendo dalla città di fronte all'avanzata dei ribelli filorussi che hanno assunto il controllo di diverse località delle regione. La città è strategica perché permette un corridoio verso Donetsk e garantisce un collegamento terrestre tra Crimea e Russia. Un rapporto dell'Onu ha intanto accertato che il conflitto nell'est del Paese tra esercito ucraino e separatisti filo-russi ha causato 2.593 morti da metà aprile: il forte aumento numero delle vittime nelle ultime settimane è dovuto al fatto che i combattimenti si sono spostati in centri densamente abitati. Il rapporto denuncia anche violazioni dei diritti umani come sequestri e torture, "per lo più" ad opera dei miliziani filo-russi. Il numero uno del Palazzo di vetro Ban Ki-Moon si è detto preoccupato per gli intensi combattimenti in corso. "La situazione sta peggiorando" ha detto. Anche la Nato si mobilita. "Nonostante le smentite di Mosca, è ora chiaro che truppe russe sono impegnate in "azioni militari dirette" in territorio ucraino, ha denunciato il segretario generale della Nato Anders Fogh Rasmussen in una conferenza stampa a Bruxelles. "Non si tratta di un'azione isolata, ma di parte di un pericoloso disegno di diversi mesi per destabilizzare l'Ucraina come Stato sovrano", ha aggiunto. Dalla Nato in pratica arriva una risposta positiva alle notizie che arrivano da Kiev, dove il premier Arseniy Yatsenyuk ha annunciato che il governo sottoporrà un testo al Parlamento che prevede la ripresa del percorso per l'adesione alla Nato", interrotto nel 2010. Domani intanto ci riuniranno a Bruxelles i leader Ue e la Germania ha anticipato che si discuteranno "nuove sanzioni economiche" contro Mosca. La diplomazione è in fibrillazione. I ministri del Esteri dell'Ue si sono riuniti a Milano nel corso di un incontro presieduto dall'Alto rappresentante dell'Ue Catherine Ashton. Tra i più agguerriti contro Mosca il ministro polacco Radoslaw Sikorski: "Se sembra una guerra, suona come una guerra e uccide come una guerra, allora è una guerra". Il comportamento della Russia nella crisi ucraina "non può restare senza conseguenze": lo hanno ribadito il presidente degli Stati Uniti Barack Obama e il cancelliere tedesco Angela Merkel in un colloquio telefonico. Merkel, come ha reso noto il governo tedesco, ha confermato che la crisi sarà all'ordine del giorno del Consiglio europeo in programma sabato a Bruxelles, dopo che giovedì il Cancelliere aveva evocato l'ipotesi di nuove sanzioni europee contro Mosca, pur ribadendo la necessità di una soluzione pacifica al conflitto.  Non va per il sottile, il presidente americano: "Se ci fosse ancora qualche dubbio" adesso gli Stati Uniti sanno per certo che c'è la Russia dietro il conflitto in Ucraina. È la Russia "responsabile". "I separatisti sono aiutati dai russi, sono addestrati dai russi, sono finanziati dai russi", ha detto. Obama riceverà il 18 settembre il presidente ucraino Petro Poroshenko alla Casa Bianca. Lo conferma il portavoce Josh Earnest, dopo l'annuncio dello stesso Obama. "La visita metterà in evidenza l'impegno Usa nel rimanere a fianco di Kiev mentre persegue democrazia, indipendenza e stabilità. Obama discuterà con Poroshenko degli sforzi per raggiungere una risoluzione diplomatica alla crisi nell'est dell'Ucraina e il continuo sostegno Usa nella sua lotta per difendere l'integrità territoriale e la sovranità".  A rischio le forniture di gas. Esiste "l'alto rischio" che il gas russo non  riesca ad arrivare all'Europa a causa delle tensioni con l'Ucraina. Lo dice il ministro dell'Energia russo, Alexander Novak durante una conferenza stampa con il commissario Ue all'Energia, Guenther Oettinger. "C'è l'alto rischio - ha detto Novak - che le forniture di Gazprom all'Europa possano essere prese e usate illegalmente dall'Ucraina".