Segnali di distensione in Ucraina tra nuovo governo centrale e le popolazioni russofone dell'Est del Paese.
Kiev è infatti pronta a una riforma costituzionale che conceda maggiori poteri alle autorità locali per "bilanciare i poteri centrale e delle
regioni". Lo ha detto il premier Arseni Iatseniuk in visita a
Donetsk, importante città della russofona Ucraina orientale dove
insorti armati filorussi occupano da domenica il palazzo dell'
amministrazione regionale.
Iatseniuk ha incontrato
rappresentanti degli enti locali e dell'imprenditoria, ma non
dei separatisti che chiedono l'annessione alla Russia. Tra le
persone presenti all'incontro c'era però l'uomo più ricco del
Paese, Rinat Akhmetov, finanziatore del partito delle Regioni
del deposto presidente Viktor Ianukovich, che recentemente ha
fatto da tramite tra le autorità centrali e gli insorti.
Il premier Iatseniuk da parte sua ha assicurato che nessuno
toccherà la legge del 2012 sulla lingua che ha concesso lo
status di idioma ufficiale regionale a tutte le lingue parlate
da almeno il 10% della popolazione di un determinato territorio.
Il parlamento aveva deciso di abrogare la legge in questione non
appena caduto Ianukovich, ma il presidente ad interim Oleksandr
Turcinov si è poi rifiutato di firmare la controriforma.