La guerra. Kiev colpisce in Russia con missili Usa. Mosca: potremmo usare armi nucleari
Un missile Atacms
Due giorni dopo il via libera del presidente statunitense Joe Biden all'utilizzo su territorio russo dei missili balistici Atacms forniti all'Ucraina, per la prima volta oggi le forze di difesa di Kiev annunciano di averli usati oltre confine, e non più soltanto sui territori ucraini formalmente annessi da Mosca.
«Il bersaglio è stato colpito con successo» ha detto una fonte informata delle Forze di Difesa al media ucraino Rbc. Secondo la fonte, è stata colpita una struttura militare vicino alla città di Karachev nella regione di Bryansk. «Per la prima volta l'Atacms è stato utilizzato per un attacco sul territorio della Federazione Russa. L'attacco è stato effettuato contro un obiettivo nella regione di Bryansk». Karachev si trova non lontano da Bryansk e a circa 130 km dal confine con l'Ucraina. Gli Atacms hanno un raggio d'azione di circa 300 chilometri.
Mosca: abbattuti. Putin firma il decreto sulla dottrina nucleare
Da Mosca è arrivata la conferma, con la precisazione che 5 missili sono stati abbattuti e il sesto è stato danneggiato. I frammenti «sono caduti sul territorio tecnico di una struttura militare nella regione di Bryansk, provocando un incendio che è stato prontamente spento. Non ci sono state vittime né danni» comunica il ministero della Difesa.
«Sì, è menzionato» ha risposto il portavoce del Cremlino, Dmitrij Peskov, a una domanda sulla possibilità di una risposta con arma nucleare ad attacchi con missili forniti da Paesi occidentali, e dunque da potenze nucleari. Alla base del «sì» del Cremlino c'è la nuova dottrina nucleare russa, annunciata da tempo dal presidente Vladimir Putin. Proprio stamani Putin ha approvato il decreto che la aggiorna. La mossa arriva nel millesimo giorno dell'offensiva russa contro l'Ucraina.