Al via a Minsk i colloqui
tra rappresentanti del governo ucraino e dei separatisti
filorussi, per cercare un via d'uscita al conflitto nell'ex
repubblica sovietica. L'incontro a porte chiuse, con la
mediazione di Mosca e dell'Osce, era stato deciso dopo il
faccia a faccia nella capitale bielorussa tra Petro Poroshenko
e Vladimir Putin.
I separatisti filorussi sono rappresentati dal vicepremier
della Repubblica autoproclamata di Donetsk, Andrei Purgin, e
dal leader delle milizie di Luhansk, Alexei Karyakin. Purgin,
prima dell'avvio dei colloqui, ha spiegato che si tratta di una
"fase iniziale", sottolineando di non aspettarsi un
"considerevole passo avanti". Per la Russia partecipa
l'ambasciatore a Kiev, Mikhail Zurabov, e da parte Ucraina l'ex
presidente Leonid Kuchma.Il cancelliere tedesco Angela Merkel ha reiterato l'appello a una
"tregua veloce" sottolineando poi che nello scenario attuale
sono "aumentati i timori" di membri dell'Ue come i Paesi
Baltici. "L'articolo 5 della Nato vale per tutti", ha detto,
ribadendo che la Germania sta agli accordi dell'alleanza. "Siamo uniti sul fatto che non ci sarà una soluzione militare del conflitto", ha aggiunto, parlando poi però di "nuovesostanziali sanzioni". "È ormai chiaro che non siamo di fronte "a un conflitto all'interno dell'Ucraina, ma siamo di fronte a uno scontro fra la Russia e l'Ucraina", ha detto Angela Merkel parlando al Bundestag.