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Ankara. Turchia, sangue curdo sul voto

sabato 6 giugno 2015
Centinaia di manifestanti sono scesi in piazza sabato a Diyarbakir, città curda del sudest della Turchia, per rendere omaggio ai due morti e ai 150 feriti, 20 dei quali in gravi condizioni, dell'attentato di venerdì, durante la manifestazione del Partito Democratico Popolare (Hdp) filo-curdo. Attentato avvenuto alla vigilia delle elezioni e che il primo ministro turco Ahmet Davutoglu ha definito un "attacco alla democrazia" e un'operazione di "sabotaggio". Per le strade della cittadina curda, i manifestanti, fra appelli alla pace, hanno intonato slogan a favore del Partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk), che le autorità turche considerano fuorilegge. L'attacco è stato il secondo contro l'Hdp, che domenica potrebbe superare la soglia di sbarramento del 10%, entrando per la prima volta in Parlamento: nei giorni scorsi, un veicolo del partito era stato assaltato e il suo conducente ucciso. Altri attentati avevano colpito il partito filo-curdo il mese scorso, facendo un alto numero di feriti.Di fronte alle minacce giunte al suo schieramento, l'invito ai suoi del leader dell'Hdp, Selahattin Demirtas, è stato quello di mantenere la calma.