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Tensione. Strage ad Ankara, tre giorni di lutto

sabato 10 ottobre 2015
È salito ad almeno 97 morti il bilancio della duplice esplosione avvenuta stamani alle 10.05 locali (le 9.05 italiane) nei pressi della stazione della capitale turca Ankara, dove stava per iniziare una manifestazione pacifista per chiedere la fine del conflitto con i separatisti curdi del Pkk. Secondo quanto precisato dal ministro della Sanità Mehmet Muezzinoglu, 62 persone sono morte sul posto, mentre altre 24 sono decedute in ospedale. Sono almeno 186 i feriti, di cui 28 in gravi condizioni.Gli attentati giungono a tre settimane dalle elezioni anticipate del 1° novembre e in un momento in cui il Paese affronta diverse difficoltà, da una parte nel Sudest per gli scontri con il Pkk e dall'altra al confine con la Siria. Fonti del governo turco hanno confermato che si tratta di un attacco terroristico. Ci sarebbero prove stringenti che i kamikaze siano stati due ha detto il premier turco Ahmet Davutoglu che ha inoltre dichiarato tre giorni di lutto nazionale.  "Quello di stamani ad Ankara è un attacco alla democrazia della Turchia, che si prepara alle elezioni anticipate del primo novembre" ha detto il premier annunciando l'intenzione di incontrare ileader dei partiti di opposizione socialdemocratico Chp e nazionalista Mhp, ma non del filo-curdo Hdp.La zona dell'esplosione sul sito dell'agenzia di stampa turca Anadolu AgencyDavutoglu, ha convocato una riunione d'urgenza con i vertici della sicurezza. Vi hanno preso parte il vice permier Yalcin Akdogan, il ministro della Sanità Mehmet Muezzionglu, il ministro degli Interni Selami Altinok, il capo della polizia, quello dell'intelligence e il sindaco di Ankara.Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha annullato i suoi impegni in programma per il fine settimana per una riunione urgente con il ministro dell'Interno. Erdogan ha condannato l'attentato "contro la pace della nostra nazione". Ha detto che i terroristi "mirano a provocare la divisione all'interno della società". E ha invocato "solidarietà e determinazione in risposta al terrore". La polizia è intervenuta con i gas lacrimogeni e spari in aria per disperdere i manifestanti che avevano attaccato un'auto della polizia dopo le esplosioni. I dimostranti hanno cominciato a gridare "poliziotti assassini" quando le forze dell'ordine hanno cercato di allontanarli dal luogo del massacro, riportano alcuni testimoni. Il partito filo curdo Hdp, tra gli organizzatori della marcia, ha denunciato su Twitter che "la polizia ha attaccato le persone che cercavano di portare via i feriti dal luogo dell'incontro". Le vittime sono per lo più manifestanti e tra i corpi c'erano molti striscioni e bandiere.IL VIDEO - IL TRAGICO MOMENTO DELLO SCOPPIO

La manifestazione, a cui erano accorse migliaia di persone, doveva svolgersi sotto lo slogan "Pace, lavoro e democrazia" ed era stata organizzata dai sindacati di sinistra Disk e Kesk e dagli ordini degli ingegneri e dei medici. I promotori hanno invitato i partecipanti a tornare a casa e chiesto a quelli che stavano raggiungendo Ankara da altre città di tornare indietro nel timore di ulteriori attacchi.Le esplosioni sono avvenute in Hipodrum Street, dove la gente aveva cominciato a radunarsi in vista dell'inizio della manifestazione, in programma alle 12 locali nella vicina piazza Sihhiye.La Turchia attraversa da molti mesi una fase di forti tensioni interne, cominciate già prima delle elezioni del 7 giugno.Pkk: cessiamo il fuoco. Il Pkk curdo ha dichiarato un cessate il fuoco unilaterale nel conflitto con la Turchia nelsud-est del Paese in vista delle elezioni del 1° novembre. Nel suo annuncio il Pkk spiega di aver invitato i suoi membri a non compiere più attacchi, per garantire la sicurezza del voto, ma di essere comunque pronto a difendersi. Venerdì il vicepremier, Yalcin Akdogan, aveva detto che la Turchia non intende interrompere le sue azioni contro i guerriglieri curdi.Il cordoglio di Gentiloni. "Sono profondamente colpito dal vile e brutale attentato terroristico ad Ankara che l'Italia condanna con la più assoluta fermezza. Desidero assicurarti la piena solidarietà del Governo italiano nella lotta contro la barbara minaccia del terrorismo ed esprimerti il mio più profondo cordoglio per le vittime e la mia vicinanza alle loro famiglie": è il messaggio di cordoglio inviato dal ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, al suo collega turco, Feridun Sinirlioglu, per l'attacco di stamani ad Ankara.Il messaggio di Mattarella. "Combattere uniti la piaga del terrorismo". Lo scrive il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato al presidente turco Erdogan. "Ho appreso con grande amarezza -scrive Mattarella- dell'ignobile attentato perpetrato stamani ad Ankara contro civili innocenti che manifestavano per la pace. Desidero condannare nella maniera più risoluta tale gesto vile e riprovevole che, nella sua barbara efferatezza, richiama l'urgenza di combattere uniti la piaga del terrorismo. In questo momento di grande dolore, desidero esprimere, Signor Presidente, la sincera vicinanza degli italiani tutti e dell'Italia, Paese amico ed alleato, a Lei, alle famiglie delle vittime e all'amico popolo turco".Renzi: efferato attentato.  Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi esprime il proprio sgomento e il proprio dolore per l'efferato attentato terroristico contro la democrazia e la pace che è costato la vita a tanti manifestanti per la pace ad Ankara". Così una nota sul sito del governo.