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REFERENDUM. La Turchia dice sì a Erdogan e riforma costituzionale

lunedì 13 settembre 2010
Il principale partito turco ha celebrato ieri la vittoria nel referendum sulla riforma costituzionale, un risultato che lascia presagire la terza vittoria consecutiva del partito di governo alle elezioni in programma a luglio. Il primo ministro Tayyip Erdogan ha alimentato le peggiori paure dei partiti laici dicendo nel corso del discorso sull'esito del referendum che il partito Ak, che ha le proprie origini nell'Islam, inizierà a lavorare a una nuova costituzione.L'alto comitato elettorale dovrebbe annunciare i risultati ufficiali oggi, anche se i canali televisivi hanno indicato una vittoria netta del "sì": il 58% delle persone contro il 42% di contrari, con una percentuale di votanti che ha raggiunto il 77% dei 50 milioni di aventi diritto.I turchi sono andati alle urne in occasione del 30esimo anniversario del golpe militare del 1980, mentre Erdogan ha pubblicamente appoggiato le modifiche della carta, scritta durante il governo militare, ricordando la repressione brutale che ha seguito l'ascesa al potere dei generali.I partiti di minoranza temono che una vittoria del partito Ak possa spianare la strada a un'agenda di carattere islamico, anche se Erdogan nega qualsiasi volontà di cancellare la tradizionale apertura laica turca.