Ancora militari morti in Turchia
in scontri con il Pkk. Due soldati e un poliziotto sono rimasti
uccisi la scorsa notte durante un'operazione a Sur, centro
storico della capitale curda Diyarbakir nel sud-est. Lo rende
noto un comunicato dell'esercito turco. Dopo l'autobomba ad
Ankara in cui mercoledì sono morte 28 persone, tra cui 27
militari, ieri una mina era esplosa al passaggio di un convoglio
di soldati lungo la strada tra Diyarbakir e Bingol, uccidendone
altri 6.
L'aviazione turca ha condotto una
serie di raid contro le basi dei ribelli del Pkk, il Partito
dei lavoratori del Kurdistan in Iraq. Lo ha reso noto
l'esercito. Secondo il comando militare, I
bombardamenti hanno preso di mira 60/70 combattenti del Pkk,
tra cui anche ufficiali, nella zona di Haftanin, vicino al
confine con la Siria, una delle più importanti basi dei
ribelli curdi sulle montagne del nord dell'Iraq.
Ci sono stati 9 arresti dopo l'attentato di Ankara, costato la vita a 28 persone ha detto il premier Davutoglu che ha confermato anche è stato identificato l'autore, Salih Necar, un cittadino siriano di ordigine curda,
che ha aguito insieme alle milizie armate operanti
oltre-confine.