Mondo

Le tappe. Trump eletto presidente, ecco quando lo sarà davvero

Redazione giovedì 7 novembre 2024

La Casa Bianca avrà presto un nuovo inquilino

Donald Trump è il 47° presidente degli Stati Uniti, ma per diventarlo anche formalmente bisognerà aspettare il 20 gennaio data di inizio ufficiale del suo mandato. Naturalmente prima di allora ci saranno date e tempi da rispettare. In particolare, nel primo lunedì dopo il secondo mercoledì di dicembre, quest'anno il 17 dicembre, gli elettori del collegio elettorale votano per il presidente e il vicepresidente in relazione all'esito del voto nei loro singoli stati, incontrandosi nelle rispettive capitali. Sebbene i membri del collegio elettorale possano votare per chiunque secondo la costituzione Usa, 32 stati più il Distretto di Columbia hanno leggi contro i cosiddetti elettori infedeli, ossia quegli elettori che non esprimono il loro voto elettorale per la persona per la quale hanno promesso di votare. La Corte Suprema ha stabilito all'unanimità nel 2020 che la Costituzione non impedisce agli stati di penalizzare o sostituire gli elettori infedeli. I certificati sigillati dei voti vengono inviati al presidente del Senato e all' archivio statale e devono essere ricevuti prima del quarto mercoledì di dicembre. Poi, entro il 3 gennaio l'archivista deve trasferire i certificati al Parlamento cioè al Congresso (composto da Senato e Camera dei rappresentanti).
La tappa successiva sarà il l 6 gennaio, quando il Congresso si riunirà in una sessione congiunta per contare e certificare i voti elettorali. Il conteggio viene fatto a voce alta dal vicepresidente in carica, che agisce nella sua veste di presidente del Senato. I membri del Congresso sono liberi di opporsi a uno o tutti i conteggi dei voti elettorali di uno stato, a condizione che l'obiezione sia presentata per iscritto e firmata da almeno un membro di ciascuna camera del Congresso. Se viene presentata tale obiezione, entrambe le camere del Congresso si aggiornano per discutere e votare sull'obiezione. È richiesta l'approvazione di entrambe le camere del Congresso per invalidare i voti elettorali in questione.
Infine, il 20 gennaio il presidente e il vicepresidente si insediano prestando giuramento al Capitol, in una cerimonia solenne seguita da decine di migliaia di persone assiepate lungo il National Mall. Si tratta del cosiddetto “inauguration day”.
Il testo del giuramento che viene pronunciato dal nuovo presidente è questo: «Io, .., giuro [o dichiaro] solennemente di sostenere e difendere la Costituzione degli Stati Uniti contro tutti i nemici, esterni e interni; di serbarle fedeltà e vero affidamento, senza alcuna riserva mentale o intenzione elusiva; e di bene e fedelmente adempiere ai doveri della carica che sto per assumere. Che Dio mi aiuti»