Altri due tragici naufragi nel Mar Egeo. FIno alla tarda sera il numero delle vittime era incerto: alla fine il conto è arrivato a 34, con almeno 7 bambini annegati mentre cercano una via di scampo dalla guerra siriana.
Nel primo incidente, avvenuto intorno alle 4 del mattino, è
stata coinvolta una imbarcazione diretta all'isola greca di
Lesbos, che si è rovesciata a causa del vento e delle onde. I
cadaveri di 24 persone sono stati trovati su una spiaggia ad
Ayvalik. La Guardia costiera turca è riuscita a salvare 8 dei
migranti a bordo.
Nelle ore successive altri cadaveri sono stati trovati a
Dikili. Secondo il quotidiano Cumhuriyet, facevano parte di un
gruppo di 58 profughi, in maggioranza afghani e iraniani, a
bordo di un'altra imbarcazione, dieretta sempre a Lesbos.
Decine di persone sono state salvate dalla Guardia Costiera.
Sui siti web dei media turchi sono state pubblicate foto
agghiaccianti di bambini trovati morti sulla spiaggia. I
corpi sono vestiti e indossano i giubbotti di salvataggio.
I naufragi sono avvenuti per colpa delle avverse condizioni meteo.
Secondo l'Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim), sono circa 700 le persone decedute e disperse lo scorso anno durante la traversata del Mar Egeo. Nel 2015, sempre secondo l'Oim, un milione di migranti è arrivato in Europa.