PRIMARIE. Usa 2012, tripletta Romney partita nomination quasi chiusa
''Abbiamo vinto ovunque, che grande notte'', esordisce davanti a una folla di fans a Milwaukee. ''Purtroppo per l'America, Obama pensa che sta facendo un buon lavoro. Ma non e' cosi'. Lui vuole trasformare il nostro Paese in una societa' fondata sullo ruolo del governo. Noi vogliamo tornare un' America terra di opportunita', di liberta' economica. Obama - affonda Mitt - dice di amare l'economia, ma odia gli affari. E' come se amasse le omelettes, ma non le uova''. Poco prima, sulle reti tv, ha parlato il suo inseguitore Santorum, dalla sua Pennsylvania, ribadisce che non intende mollare la corsa. Rievocando l'espressione usata da Clint Eastwood nel famoso spot Chrysler, quello del Superbowl, parla di "halftime". ''Siamo a metà della partita. Tanta gente deve essere ancora dire la sua'', esclama al microfono.Ma si vede che il primo a esserne poco convinto è lui stesso. La batosta delle urne è chiara e netta. Santorum sa bene che la sfida, quella vera, ormai gli è sfuggita di mano ormai da molto tempo. Ma non perde l'orgoglio. Cosi' fa capire che il suo obiettivo e' segnare il gol della bandiera, salvare la faccia, vincendo tra due settimane nel suo 'homestate'. E proprio, qui, nella terra dell'acciao e dei blue collars, Santorum lancia forse i suoi ultimi attacchi a Mitt Romney.