La protesta. Trattori in marcia contro i tagli: gli agricoltori paralizzano la Germania
Gli agricoltori tedeschi marciano sulla Germania. Le proteste potrebbero durare giorni e si temono infiltrazioni da parte di estremisti che potrebbero far degenerare le manifestazioni. «Ho visto simboli e bandiere appese ai trattori che non hanno nulla a che fare con lo scopo delle proteste, temiamo che queste manifestazioni possano essere strumentalizzate soprattutto ad est da estremisti di destra», ha sottolineato il ministro dell’Economia, nonché vicecancelliere Robert Habeck. Il leader dei Verdi è ormai uno dei principali nemici dei dimostranti, pochi giorni fa gli è stato impedito di scendere da un traghetto a Schlüttsiel, nel Land Schleswig-Holstein. Ieri colonne di trattori hanno sfilato nella capitale Berlino, bloccando per molte ore il traffico cittadino. Oltre 500 trattori si sono fermati per ore davanti alla Porta di Brandeburgo. La manifestazione con il maggior numero di mezzi agricoli si è svolta a Monaco di Baviera: una lunghissima colonna di oltre 5mila trattori e mezzi agricoli ha attraversato la città suonando clacson e campanacci. In mattinata si è formata una colonna di trattori di ben 20 chilometri sulla A63 vicino a Magonza.
I coltivatori hanno bloccato ieri mattina anche gli ingressi delle autostrade in Meclemburgo-Pomerania Occidentale, sostenuti da aziende di trasporto che protestano contro l'aumento dei pedaggi per i camion. Ci sono stati assembramenti sulle autostrade A4, A13, A14 e A17. Bloccati gli accessi a decine di centri abitati in Sassonia e in Turingia. Centinaia di trattori inoltre hanno anche raggiunto la città di Wolfsburg e bloccato gli accessi agli stabilimenti della casa automobilistica Volkswagen, costretta a sospendere la produzione. I media tedeschi hanno definito la manifestazione storica per la sua portata. Secondo il quotidiano Bild, le manifestazioni potrebbero essere strumentalizzate dalla destra ultranazionalista di AfD: «Nel corso di alcune manifestazioni soprattutto ad Est sono stati esposti slogan con cui si chiedevano nuove elezioni e le dimissioni del governo», ha sottolineato il quotidiano. Il ministro dell’Agricoltura, il verde Cem Özdemir, ha ribadito che la coalizione tripartitica ha «stabilito che l’esenzione fiscale sui veicoli a motore per i veicoli agricoli e forestali rimarrà in vigore come prima. Il sussidio per il diesel agricolo sarà ridotto nell’arco di diversi anni». Ciò significa che la compensazione sarà ridotta rispettivamente del 40% nel 2024 e del 30% nel 2025 e nel 2026. Il sussidio sarà completamente eliminato dopo il 2026, invece che nel 2024. Ma la parziale cancellazione dei piani di risparmio del governo federale non ha fermato le proteste che potrebbero proseguire fino al 15 gennaio.
La mobilitazione dei trattori tedeschi è indirizzata anche a contrastare il Farm to Fork, il programma dell’Unione Europea che prevede l’abbandono del 10% dei terreni agricoli, la conversione a biologico di un quarto della superficie coltivabile, l’abbattimento dei concimi e dei fitofarmaci oltre alla rotazione forzata dei cereali. Misure che, per gli addetti al settore, rischiano di mettere in pericolo tutta l’agricoltura europea.