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IL CASO BORG. Toia: “Non ho seguito le indicazioni del mio gruppo È un europeista convinta, le etichette non c'entrano”

Giovanni Maria Del Re giovedì 22 novembre 2012
Se molti eurodeputati socialisti alla fine non hanno seguito le indicazioni del gruppo è perché «alla fine ci siamo convinti che Tonio Borg è un europeista convinto, competente, che oltretutto si è impegnato ad attuare i trattati e la Carta dei valori Ue, a prescindere dalle sue convinzioni». Patrizia Toia (Pd), vicepresidente del gruppo dei Socialisti e Democratici (S&D), spiega così il voto di oggi. Ci sono stati un po’ di ondeggiamenti nel suo gruppo...In effetti, alla nostra riunione della scorsa settimana, subito dopo l’audizione, sembrava esserci una maggioranza a favore. Poi, di fronte alla presa di posizione molto netta di altri gruppi, è scattata una specie di gara per non esser “scavalcati”. Insomma una sorta di conformismo di sinistra. E certamente alcuni gruppi di pressione si sono fatti sentire con forza. Di qui la posizione ufficiale negativa decisa martedì dal gruppo. Che molti membri, tra cui lei, non hanno seguito.No. Perché non siamo mica qui a giudicare l’intera vita di una persona. Il nostro compito è stabilire se sia adeguata o meno alla funzione, anche se magari possiamo non condividere alcune sue posizioni assunte in passato nel suo Paese.Molti hanno visto anche una difesa della libertà di opinione...Vede, qui non si tratta di creare un simbolo. Il punto è però che non si debbono appiccicare ideologie, giudicare secondo parametri che nulla hanno a che fare con la funzione cui la persona è chiamata. L’essenziale è che lui, come ha fatto anche per iscritto, garantisca il rispetto dei valori e dei Trattati dell’Ue. Il resto appartiene alla sfere delle sue convinzioni personali.