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L'appello. Libia, nuovo appello di Saleh: l'Italia ci aiuti

martedì 17 marzo 2015
Il presidente del parlamento libico di Tobruk, riconosciuto dalla Comunità internazionale, Aqila Saleh, torna a lanciare l'allarme sulla possibilità che i miliziani dell'Is arivino in Italia."L'Is e al Qaida possono passare dalla Libia all'Italia e ciò è un grande pericolo visto che molti terroristi sono in Libia. Auspichiamo il sostegno dell'Italia per lottare contro il terrorismo". Saleh ha di nuovo chiesto che l'Italia tolga "l'embargo imposto all'esportazione" legale di armi verso la Libia. "L'Italia deve sostenere la Libia nell'addestramento del suo esercito e assicurare sostegno militare alla Libia" ha detto il presidente del parlamento di Tobruk, auspicando che l'Italia giochi un ruolo importante" in un eventuale pattugliamento del Mediterraneo per impedire che armi giungano a gruppi terroristici. Saleh ha ricordato agli italiani che "siamo vicini, ci separano solo 300 chilometri di mare. L'immigrazione clandestina è un motivo di inquietudine per il popolo libico e rappresenta un problema per quello italiano perché può costituire un problema di sicurezza per l'Italia".    "Creeremo un nuovo Stato, democratico, e formeremo un governo di unità nazionale transitorio e sarà la Camera dei rappresentati che darà la fiducia all'esecutivo", "come avviene in tutti i paesi democratici", ha previsto il capo della "Camera dei rappresentanti" libica (spesso indicata con l'acronimo inglese "Hor"). "Rifiutiamo che il nostro paese divenga un 'teatro per il terrorismo e che le ricchezze del popolo libico siano trafugate", ha detto Saleh ricordando che "L'Italia e la Libia sono unite da storici rapporti di amicizia". Saleh, ha confermato che la nuova squadra negoziale di Tobruk giovedì sarà in Marocco per un nuovo round negoziale cui si presenta con un mandato molto preciso oltre il quale ci sarà però bisogno di nuove consultazioni interne.