Guerra a Est. Camion russi a Donetsk, tensione in Ucraina
Il controverso convoglio umanitario russo entra in Ucraina senza aspettare l'ok del governo di Kiev e della Croce rossa internazionale e fa gridare all'invasione le autorità ucraine. Ma l'iniziativa unilaterale del Cremlino è condannata anche dall'Ue, che ha parlato di "una chiara violazione della frontiera ucraina", dalla Farnesina, secondo cui si tratta di un fatto "gravissimo", dalla Nato e dal Pentagono, che ha intimato a Mosca di ritirare "immediatamente" i suoi tir.Oggi il ministero degli Esteri di Mosca ha rotto gli indugi annunciando la partenza del convoglio. In un comunicato a lettere di fuoco, ha denunciato che "tutti i pretesti" di Kiev "per ritardare l'invio degli aiuti" si erano ormai "esauriti" e ha accusato il governo ucraino di aver intensificato gli attacchi su Lugansk e Donetsk. A Lugansk, bastione dei separatisti filorussi, il console onorario della Lituania, Mykola Zelenets, è stato rapito e ucciso, come affermato dal ministro degli Esteri lituano Linas Linkevicius su Twitter.UE: CHIARA VIOLAZIONEL'invio del convoglio russo in Ucraina è una "chiara violazione della frontiera ucraina" da parte della Russia che "invitiamo a ritornare sui suoi passi". Così un portavoce dell'Alto rappresentante Ue Catherine Ashton, che loda invece la "moderazione" di Kiev e la "disponibilità adulteriori discussioni per evitare una nuova escalation". FARNESINA: ATTO GRAVISSIMOIntanto l'Italia considera "gravissimo che un convoglio di 134 veicoli russi sia entrato in territorio ucraino, pur con dichiarati scopi umanitari, senza la necessaria autorizzazione di Kiev".Come si legge in una nota della Farnesina, solo una parte dei mezzi era già stata sottoposta alle ispezioni concordate tra le parti e il Comitato Internazionale della Croce Rossa: Ssi è trattato dunque di un'azione unilaterale e contraria al quadro normativo e di sicurezza richiesto dall'Icrc, necessario per assicurare all'intervento carattere neutrale, imparziale e indipendente"."L'emergenza umanitaria è sotto gli occhi di tutti, con un numero crescente di sfollati e di rifugiati, con beni di prima necessità scarsi e servizi essenziali sempre più rari e carenti. È indispensabile che tutti gli attori coinvolti nella crisi contribuiscano responsabilmente a trovare un'immediata soluzione alla gravissima situazione in Ucraina orientale,sostenendo e facilitando l'attività degli operatori internazionali, a partire da quelli dell'Icrc, secondo regole e principi di diritto internazionale e umanitario", conclude la nota.