Etiopia. La guerra oscurata riporta la carestia in Tigrai: ecco i volti della fame
Un bambino di circa 4 anni. Con la sua famiglia ha vissuto in grotte e rifugi dall'inizio della guerra civile, privi di cibo per molti giorni. La sua famiglia chiedeva aiuto agli agricoltori, ma il raccolto era finito per tutti
La fame dei bambini di Macallè, il cui ospedale è raggiungibile, è ora visibile. Le foto che arrivano dal Tigrai tramite accademici belgi raccontano un dramma oscurato e dimenticato, cui non si riesce a porre rimedio. Bambini che hanno vissuto in grotte senza acqua e cibo per fuggire agli orrori e alle violenze atroci di un conflitto senza pietà dove l'obiettivo è piegare la popolazione tigrina per sconfiggere i guerriglieri.
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Gli organismi internazionali stanno monitorando la situazione: la regione è sull’orlo della carestia. Secondo l'Unicef, dei 56.000 bambini che bisogno del trattamento per debilitazione severa, 33.000 si prevede che si perderanno perché non possono accedere agli aiuti. Una generazione perduta. La situazione, avvisa l'Unicef può condurre allo sbocco peggiore, con livelli elevati di mortalità infantile sotto i cinque anni in un paese dove il 70% delle strutture sanitarie non eroga servizi perché bombardata o saccheggiata.
Un ragazzo da Hagere Selam: è sul punto di morire di fame - .
Secondo il Programma alimentare mondiale sono sempre 2,1 milioni su 7 milioni di abitanti le persone che hanno bisogno di cibo mentre la Fao ricorda che giugno è il mese più critico perché avviene la semina annuale dei cereali. E nelle campagne si sta combattendo aspramente mentre la regione annovera il triste record di 1,7 milioni di sfollati interni. È di pochi giorni fa il duro attacco del ministro degli Esteri finlandese Pekka Haavisto, inviato speciale della Ue nel Corno d'Africa, che ha accusato Etiopia ed Eritrea di intenti genocidari ricevendo una smentita altrettanto forte da Addis Abeba. La quale la settimana scorsa ha inviato a tutti i ministri egli Esteri della Ue rassicurazioni sull'accesso degli aiuti della regione.Un bimbo di 4 anni da Hintalo. I suoi genitori non riescono a sfamarlo da tre mesi. Il padre chiede aiuti intorno alle chiese, ma non riesce a procurarsi abbastanza cibo - .
La fame. accusano le organizzazioni umanitarie, è diventata un'arma di guerra come lo stupro e sono i più deboli, gli anziani, i malati, le neomamme e i bambini le vittime del conflitto scoppiato lo scorso 4 novembre tra il governo regionale del Tplf, fronte popolare di liberazione tigrino, e il governo centrale di Abiy Ahmed con le truppe alleate eritree La soglia del livello 5 della scala di insicurezza alimentare creata dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura è stata raggiunta e risulta la più alta registrata negli ultimi dieci anni dalla carestia in Somalia del 2011.
Una bambina di Gulomakeda, nel Tigrai orientale. Non si è nutrita né dissetata per intere giornate - .
Tutte conferme alle parole pronunciate dal Papa all'Angelus del 12 giugno che ha ricordato che nel Tigrai ci sono die piaghe, la fame e la guerra. Le foto di questi bambini chiedono aiuto a tutto il mondo, chiedono disperatamente di fermare subito questa guerra fratricida. Per questo Avvenire.it ha deciso di pubblicarle.
Una donna anziana dopo diversi giorni senza cibo riceve una bevanda - .