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Asia. Il tifone mette in ginocchio il Myanmar: quasi 300 morti. Rara richiesta di aiuto

A.M.B. martedì 17 settembre 2024

Abitazioni semisommerse nel villaggio birmano di Phayarphyu a Loikaw nello Stato di Karen

È salito a 226 morti e 77 dispersi il bilancio in Myanmar del devastante tifone Yagi, che ha colpito il sud-est asiatico. Secondo i dati ufficiali, le inondazioni e le frane seguite a vento e piogge eccezionali hanno ucciso più di 500 persone in Myanmar, Vietnam (230 morti), Laos e Thailandia.

Coltivazioni distrutte, ponti danneggiati

In Myanmar, le inondazioni hanno distrutto quasi 260mila ettari di risaie e altre colture. Stando all'Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (Unocha), nell'ex Birmania sono 631mila le persone colpite dalle inondazioni. L'agenzia segnala un urgente bisogno di cibo, acqua potabile, riparo e vestiti. Le linee di comunicazione sono state interrotte, le strade bloccate e i ponti danneggiati, ostacolando seriamente gli sforzi di soccorso. La difficoltà di mettersi in contatto con le aree più ostacola la raccolta di informazioni sulle vittime. Secondo il Programma alimentare mondiale (Pam) delle Nazioni Unite, si è trattato delle peggiori inondazioni nella storia recente del Paese.

«La situazione nei villaggi e nelle cittadine vicino a Naypyitaw è terribile. Alcune zone non sono accessibili alle squadre di soccorso», aveva detto sabato all'agenzia Dpa un abitante del luogo, Kyaw Kyaw. Oltre a Naypyitaw, sono state particolarmente colpite la regione di Bago, a nord dell'ex capitale Yangon, e due regioni al confine con la Thailandia.

I soldati hanno portato in salvo i residenti dei villaggi allagati nella complessa rete di fiumi e torrenti, con molte persone costrette a camminare in acque profonde e fangose. Le case e le vicine piantagioni di banane e canna da zucchero sono state sommerse. Nella regione di Mandalay, un gruppo di abitanti del villaggio ha cavalcato elefanti per raggiungere la terraferma, come mostra un video pubblicato sui social media.

Due uomini cercano di portare in salvo il testiame nel villaggio allagato di Sin Thay vicino a Pyinmana nella regione di Naypyidaw - Ansa

Rara richiesta d'aiuto della giunta militare

Sabato scorso il capo della giunta, Min Aung Hlaing, ha chiesto aiuti internazionali per far fronte alle inondazioni. Un passo eccezionale, dato che il governo birmano aveva bloccato in passato gli aiuti umanitari provenienti dall'estero. Le inondazioni hanno peggiorato la situazione nel Paese, teatro di una guerra civile da quando la giunta ha preso il potere nel 2021.

Nella capitale vietnamita Hanoi i residenti si sono muniti di pale, spazzole e tubi flessibili e hanno ripulito detriti e fango dalle strade dopo che le acque si sono ritirate. Il Fiume Rosso che attraversa la città ha raggiunto la scorsa settimana il livello più alto degli ultimi venti anni. Da quando Yagi ha colpito il Nord del Vietnam, circa 130mila persone sono state evacuate e molte non sono ancora rientrate. Secondo le autorità vietnamite, sono oltre 135mila le case danneggiate.