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Usa. Via libera alla condanna a morte per «bambina scossa»

Redazione Esteri venerdì 15 novembre 2024

Robert Roberson, la Corte suprema ha dato il via libera alla condanna a morte

La Corte suprema del Texas ha dato il via libera all'esecuzione di Robert Roberson, un uomo autistico condannato per aver "scosso a morte" la figlia di due anni. Il caso di Roberson era basato sulla diagnosi fatta dai medici dell'ospedale all'atto della morte della bambina. La "sindrome del bambino scosso" è molto dibattuta negli ambienti medici.

Parlamentari democratici e repubblicani del Parlamento del Texas, convinti che Roberson meritasse un nuovo processo, in ottobre avevano tentato di fermare la mano del boia, imponendo al condannato di testimoniare in extremis davanti a una commissione della Camera dei rappresentanti statale. Si è trattato del primo intervento legislativo in extremis in Texas per un'esecuzione, sollevando nuovi interrogativi in materia di separazione dei poteri. Ora la Corte Suprema del Texas, in una decisione di 31 pagine, ha deliberato che l'intervento dei parlamentari era andato oltre ai poteri del sistema legislativo. "Il Parlamento non può scavalcare il processo legale che conduce a un'esecuzione", ha scritto la Corte i cui nove membri sono tutti repubblicani.

Una nuova data per l'iniezione letale può ora essere fissata ma ci vorranno almeno tre mesi, un arco temporale dentro i quali i parlamentari potranno comunque chiamare Roberson a testimoniare, hanno stabilito i giudici. Gli avvocati del condannato ne proclamano l'innocenza sostenendo che la piccola Nikki è morta non a causa di abusi fisici ma come conseguenza di una polmonite e di farmaci inadatti alla sua età.