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Terremoto. Taiwan, liberate nove persone da una grotta. Si cercano altri dispersi

Reazione esteri venerdì 5 aprile 2024

Le operazioni di soccorso e di recupero dei dispersi a Taiwan dopo il terremoto di magnitudo 7.4

Nove persone sono state liberate da una grotta tortuosa nell'est montuoso di Taiwan. Un segnale di speranza, una storia positiva mentre l'isola fa i conti con la tragedia e il lutto dopo il terremoto di mercoledì di magnitudo 7.4, il più forte degli ultimi 25 anni. Nella grotta altre due persone sono state localizzate ma si teme che siano morte, mentre i soccorritori continuano senza sosta a cercare le persone ancora disperse. "Al momento, le due persone viste sulla scena non possono essere identificate perché sono sepolte troppo in profondità e non sono state completamente scavate", ha dichiarato l'agenzia nazionale per i disastri. Centinaia di persone sono rimaste bloccate sulle montagne che costeggiano la contea, con le strade bloccate da frane e cadute di massi. Tuttavia, si sa che la maggior parte è in salvo, poiché i soccorritori hanno impiegato elicotteri, droni e piccole squadre con cani per raggiungerli. Il governo della contea ha dichiarato che i soccorritori hanno trovato nove persone vive in una grotta molto frequentata dai turisti, chiamata "Tunnel dei nove giri". Nella città principale di Hualien, gli operai hanno iniziato a demolire un edificio chiamato Uranus - che si inclinava con un angolo di 45 gradi dopo che metà del primo piano si era incrinato - usando lentamente una gru rosa per distruggere le finestre di vetro. L'edificio era molto invecchiato da quando era stato costruito nel 1986, ha dichiarato il capo della contea di Hualien, Hsu Chen-wei. Speriamo di completare la demolizione entro due settimane"

Il bilancio ufficiale delle vittime è ancora di 10 persone e di 1.106 feriti. Diciotto le persone che risultano ancora scomparse. Secondo gli ultimi dati dell'Emergency Response Center, sei persone (tre adulti e tre bambini) sono tra le persone disperse su un sentiero nel Parco Nazionale Taroko, una delle principali località turistiche di Taiwan e dove si trova la maggior parte delle persone intrappolate. dopo il terremoto. Un gruppo di oltre 50 persone si è recato sul sentiero con attrezzi speciali per scavare e svolgere le operazioni di soccorso. Allo stesso modo, quattro persone risultano disperse vicino alla città di Fengbin, una coppia ha perso i contatti in un campeggio a Xiulin e ci sono altre due persone nella zona mineraria di Heren e nella zona di Luoshao. Le autorità non conoscono l'ubicazione attuale di quattro stranieri, tra cui due cittadini australiani, un indiano e un canadese. Altri 705 rimangono intrappolati: 688 in un centro ricreativo nel Parco Nazionale Taroko, che vengono salvati con rifornimenti trasportati per via aerea; sei nella zona dell'Universita' Nazionale Dong Hwa e un altro sulla Strada Provinciale 8. Finora il terremoto ha causato un totale di 2.612 incidenti di varia entità in tutta l'isola, la maggior parte dei quali nelle citta' di Taipei (1.145) e Nuova Taipei (509) e nella contea di Hualien (439).

L'autorità meteorologica dell'isola, competente sui terremoti, ha rilevato oltre 360 scosse di assestamento, parte di uno sciame che potrebbe durare giorni. Il premier Chen Chien-jen ha visitato la città di Hualien e assicurato che il governo farà di tutto per salvare le persone e ricostruire le aree colpite, annunciando la ripresa delle linee ferroviarie con la vicina contea di Yilan. A Hualien, l'Uranus Building di 10 piani, un edificio rosso di negozi e appartamenti, è diventato un simbolo della tragedia: si è inclinato a 45 gradi e minaccia di crollare sui palazzi vicini. I media locali hanno dato conto delle operazioni di ammasso di pietre e ghiaia per puntellarlo.

Fuori dall'area di Hualien, gran parte della vita di Taiwan è ripresa grazie alla resilienza ai terremoti dato che l'isola è sull'anello di fuoco del Pacifico, dove si scontrano le placche filippina ed eurasiatica. La contea di Hualien, in gran parte rurale, ha fatto tesoro dell'esperienza di 6 anni fa (sisma di magnitudo 6.4 e 7 morti) e le autorità locali hanno rafforzato il coordinamento con unità governative e organizzazioni varie per la risposta e i soccorsi in caso di calamità. Un perfezionamento iniziato con il terremoto del 1999 di magnitudo 7,3 che uccise oltre 2.000 persone: portò l'isola a rivedere i regolamenti edilizi e le leggi sulla gestione dei disastri. Il ministero degli Affari digitali, invece, ha guidato l'impegno per la resilienza delle reti di comunicazione, in particolare Internet. Le città e le contee di Taiwan hanno soccorritori in allerta 24 ore su 24 e c'è la rete di allerta telefonica di sms pronta per l'uso, anche se tarata per le minacce cinesi.

Proprio verso Pechino il ministro degli Esteri Joseph Wu ha rivolto pesanti critiche. "Il gruppo Repubblica popolare/Partito comunista cinese è bravo a dire una cosa e a fare il suo contrario. Il loro Ufficio per gli affari di Taiwan ha espresso cordoglio e s'è offerto di aiutare dopo il terremoto. Beh, dovrei essere stupito e senza parole?", ha scritto Wu sull'account X del ministero, siglando il tweet e postando la mappa delle ultime manovre militari cinesi rilevate dalla Difesa di Taipei: 3 jet e 7 navi da guerra intorno all'isola.