Li chiamano «teste sbucciate», «fantasmi», «demoni». In alcune zone dell’Africa nascere albini può portare con sé una condanna alla discriminazione. E in molti casi il rischio è addirittura la morte. È successo ancora in Tanzania, Paese in cui da anni si verificano attacchi agli albini, soprattutto ai minori, i più indifesi. Nella regione occidentale di Tabora la polizia ha arrestato un 44enne: secondo le accuse aveva sequestrato e provato a vendere la nipote di 6 anni ad agenti di sicurezza che si erano finti stregoni per incastrarlo. Le diverse parti del corpo degli albini vengono spesso utilizzate per riti di stregoneria tribale. In alcune zone dell’Africa c’è chi pensa che ingerire pozioni contenenti parti del corpo degli albini possa portare ricchezza. Tra le credenze diffuse c’è anche quella secondo cui avere rapporti sessuali con una donna albina possa guarire dall’Aids.La bambina tratta in salvo dalla polizia ha solo sei anni ed era stata rapita l’altra notte dal villaggio di Kona nne nel distretto di Nzega, dove vive con la madre Joyce Mwandu (anche lei albina) e tre fratelli. La donna ha raccontato che un gruppo di persone a volto coperto aveva fatto irruzione in casa sua durante la notte e preso la figlia, fuggendo poi nella boscaglia e scatenando la caccia all’uomo da parte degli abitanti del villaggio. Il capo della polizia locale, Juma Bwire, ha quindi organizzato una trappola per i rapitori, dopo aver saputo che uno dei sequestratori stava cercando un acquirente per la ragazza. Alcuni poliziotti si sono finti stregoni e hanno bloccato l’uomo in flagrante. La polizia è anche riuscita a trarre in salvo la bambina incolume, riportandola subito alla famiglia. Ora l’indagine sta proseguendo per capire se questa è stata la prima volta in cui l’uomo ha avvicinato un albino con scopi criminali e per individuare i suoi complici. Non si sa a quale prezzo il sequestratore intendesse vendere la nipote, ma secondo un rapporto della Croce Rossa gli stregoni arrivano a pagare fino a 75mila dollari per il corpo di un albino.All’inizio del 2015 la Tanzania ha imposto un «divieto di stregoneria» proprio per provare a fermare il commercio di parti del corpi degli albini. Il governo ha avvertito ancora di recente che politici locali potrebbero nascondersi dietro l’ondata di attacchi contro gli albini, un modo per attirarsi le simpatie di parte della popolazione in previsione delle elezioni di ottobre. Stando a dati delle Nazioni Unite, almeno 75 albini sono stati uccisi dal 2000 a oggi in Tanzania. La stessa Onu ha segnalato un aumento degli attacchi anche in altri Paesi africani, tra cui Malawi e Burundi. L’albinismo coinvolge circa una persona su 20mila nel mondo, ma è molto più comune in Africa sub-sahariana: in Tanzania ne sarebbe affetta una persona su 1.400. Soffrono la mancanza di pigmentazione su pelle, iride e capelli, una diversità così «vistosa» a causa della quale sono vittime di razzismo e ostilità oltre a essere a rischio di vita.