Dopo le critiche sulle donne. I taleban rompono i rapporti con la missione Onu a Kabul
A Kabul resiste una profonda discriminazione delle donne
La polizia morale dell'Afghanistan, sotto il ministero della Propagazione della Virtù e della Prevenzione del Vizio, non coopererà più' con la missione delle Nazioni Unite nel Paese. Lo ha annunciato lo stesso ministero in una nota. "A causa della continuazione della sua propaganda, il ministero della Propagazione della Virtu' e della Prevenzione del Vizio, non fornirà più alcun appoggio e non coopererà più con l'Unama (Missione di assistenza delle Nazioni Unite in Afghanistanr), che sarà considerata un partito avversario", ha dichiarato il ministero in una nota. La decisione arriva dopo che la missione delle Nazioni Unite in Afghanistan si è dichiarata "preoccupata" da una legge recentemente ratificata dalle autorità dei taleban, che impone in particolare nuove restrizioni alle donne. "Vogliamo che le organizzazioni internazionali, i paesi e gli individui che hanno criticato la legge rispettino i valori religiosi dei musulmani e si astengano da tali critiche e dichiarazioni che insultano i valori sacri dell'islam", ha aggiunto la dichiarazione del ministero. La nuova legislazione di 35 articoli, promulgata il 22 agosto, controlla potenzialmente tutti gli aspetti della vita afghana, sociale e privata, in un'interpretazione ultrarigorosa della sharia, la legge islamica.
La legge prevede sanzioni graduate per l'inosservanza - che vanno dagli avvertimenti verbali alle minacce, alle multe e alle detenzioni di varia durata - imposte dalla polizia morale. Prevede in particolare che le donne debbano coprirsi il viso e il corpo quando escono di casa e assicurarsi che la loro voce non venga ascoltata.
Legge che ha scatenato una reazione spontanea e virale sul Web dove le donne afghane, a loro rischio e pericolo, si esibiscono in canti e balli: le esibizioni canore sono espressamente indicate come vitate nel nuovo editto che altro no fa che ratificare tre anni di comportanti repressivi da parte dei taleban