Asia. Esercitazioni della Cina: 100 aerei attorno a Taiwan, protesta anche il Giappone
Esercitazioni cinesi
La Cina ha inviato oltre cento caccia, bombardieri e altri aerei militari nelle aree dove si tengono le esercitazioni militari attorno a Taiwan, le più grandi mai avviate da Pechino, in risposta alla visita sull'isola della speaker della Camera dei Rappresentanti Usa, Nancy Pelosi. Inoltre, nelle acque circostanti l'isola, sono stati schierati più di dieci tra cacciatorpedinieri e fregate.
Sono le cifre riportate dal Comando Orientale dell'Esercito Popolare di Liberazione cinese, che ha in carico le operazioni attorno a Taiwan, sul proprio account Weibo.
I mezzi aerei sono stati impiegati nelle aree a nord, sud-est e sud-ovest dell'isola per "ricognizioni congiunte diurne e notturne, assalti aerei, coperture di supporto e altri compiti", si legge nella nota diffusa sul più popolare social network cinese, mentre le unità navali hanno compiuto operazioni di "chiusura e controllo congiunte" e altre operazioni.
La tensione è altissima: in mattinata la Cina ha lanciato 11 missili balistici Dongfeng (DF) nelle acque intorno a Taiwan: lo ha riferito il ministero della Difesa dell'isola, precisando che i lanci sono avvenuti in diversi momenti.
L'esercito di Taipei "ha colto immediatamente le dinamiche di lancio, attivato i relativi sistemi di Difesa e rafforzato la prontezza al combattimento".
Cinque di questi missili balistici sono caduti nella zona economica esclusiva del Giappone. Lo ha riferito il ministro della Difesa Nobuo Kishi, precisando che si è trattato del primo episodio del genere. "Questa è una questione grave che riguarda la sicurezza nazionale del nostro Paese e la sicurezza delle persone", ha affermato Kishi, nel resoconto della Kyodo. Il governo giapponese ha presentato una protesta diplomatica al governo cinese.