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Saveriane uccise, oggi la sepoltura in Congo

giovedì 11 settembre 2014

Sono state trasferite a Bukavu, nella Repubblica democratica del Congo, le salme delle tre missionarie italiane uccise domenica in Burundi. Nel vicino Paese africano le religiose avevano prestato in servizio in passato ed è lì che oggi verranno sepolte nel cimitero di Panzi, accanto ad altri missionari morti o uccisi nel Continente nero.

In migliaia, ieri, hanno assistito a Bujumbura a una messa in suffragio delle tre suore italiane trucidate domenica nel loro convento, nella zona nord della capitale del Burundi. Il presidente della Conferenza episcopale del Paese africano, Gervais Banshimiyubusa, ha chiesto l'istituzione di una commissione indipendente che permetta di scoprire "la verità" sulla brutale aggressione.

(L'attraversamento della frontiera con la Repubblica democratica del Congo)Segno che ancora non vince la confessione del 33enne che ha sostenuto di aver ucciso le tre missionarie saveriane dopo aver scoperto che il convento sorge su un terreno che era di proprietà della sua famiglia. Alla messa erano presenti anche molti religiosi e decine di diplomatici stranieri che hanno voluto rendere omaggio alle anziane missionarie Olga Raschietti, Lucia Pulici e Bernardetta Boggian."Non crediamo alla pista che ci è stata fornita. L'arresto di questa persona è un pretesto per deviare le indagini sull'uccisione delle nostre sorelle": lo dice suor Delia Guadagnini, ex Superiora regionale delle Missionarie Saveriane per la Repubblica Democratica del Congo e il Burundi, che conosceva bene le tre suore uccise in Burundi, il cui colpevole sarebbe stato individuato. "Non pensiamo che questo orribile crimine sia stato commesso da una sola persona - spiega suor Delia Guadagnini all'Agenzia Fides-. L'impressione è che sia stata più di una persona e che, è orribile dirlo, 'conoscesse il mestiere', oltre a conoscere molto bene la nostra casa. Il Signore saprà giudicare. Noi comunque andremo avanti con la nostra missione"