Durante una visita a Khartum, il vice ministro degli Esteri, Lapo Pistelli, ha incontrato Meriam Ibrahim, la 27enne cristiana condannata a morte per apostasia e
poi assolta dalla Corte d'appello sudanese. L'ha trovata "in
buone condizioni fisiche e di spirito", anche se "naturalmente
provata da questa esperienza". "Le ho assicurato il massimo
impegno del governo italiano a seguire la vicenda fino alla sua
conclusione, ciò che conto possa avvenire molto a breve", ha
riferito Pistelli.
"Abbiamo scelto la strada, che si è rivelata vincente,
della discrezione e del dialogo".Nell'ambito della sua visita, la
più alta in livello realizzata da un esponente governativo
italiano e dell'Unione Europea in Sudan da quasi tre anni,
Pistelli ha sollevato la questione della liberazione di Meriam
in tutti i suoi incontri a livello istituzionale. Ne ha parlato
con il primo vicepresidente Bakri Hassan Saleh, con il
ministro degli Esteri Ali Karti e con l'assistente
presidenziale Ibrahim Ghandoor. "Tutti mi hanno manifestato
disponibilità a collaborare a una positiva e, ripeto, molto
celere soluzione del caso".Presto sarà in Sudan anche la presidente dell'ong Italians for Darfur, Antonella Napoli. "Ho parlato con lei e Daniel, che ha tradotto per me dall'inglese all'arabo - informa - e ho chiesto se potevo portare con me un pediatra che visitasse Maya per capire quali siano state le conseguenze del parto e se possano in futuro impedirle di camminare. Domenica sarà una giornata importante, non solo abbraccerò Meriam, Daniel e i loro bambini ma farò in modo, se dalla visita risultasse davvero che la bimba ha riportato danni alla nascita, di aiutarli in ogni modo".