Sono rientrati oggi, all'aeroporto militare di Ciampino, i 34 italiani evacuati dal Sud Sudan dopo i violenti scontri dei giorni scorsi, in cui sono morti almeno 500 civili e 2 caschi blu indiani. Migliaia di persone sono fuggite dalle loro case. Si tratta di operatori umanitari e tutti sperano di poter rientrare nel Paese africano quanto prima.«Negli ultimi giorni si è sparato ripetutamente e sono comparsi anche i carri armati - ha detto Anna Sambo, una dei rimpatriati -. La popolazione era molto spaventata e teme molto quello che potrebbe accadere nei prossimi giorni». «Il rischio è il conflitto diventi tribale - ha aggiunto Francesco D'Agostino, coordinatore di Mani tese Italia -. Si parla già di un possibile aggravarsi degli scontri nei prossimi giorni, forse si attende che la Comunità internazionale lasci il Sud Sudan». Intanto i mediatori africani giunti nel Paese stanno continuando i colloqui per tentare di portare le parti a un tavolo di confronto.