Juba. Sud Sudan, 5° anniversario nel sangue
È di 146 morti, tra soldati e civili, il bilancio degli scontri avvenuti ieri in Sud Sudan tra le forze fedeli al presidente Salva Kiir e quelle ribelli che appoggiano il primo vice presidente Riek Machar. La stima è di un medico del Juba Teaching Hospital, secondo il quale nell'obitorio del nosocomio ci sono attualmente 109 corpi. Secondo un altro medico, sono tutti cadaveri di soldati. Entrambi i medici hanno voluto mantenere l'anonimato. Separatamente una fonte militare della Spla-Io (i ribelli) ha riferito che sono morti 37 uomini della forza che fa capo al vice presidente Machar e che nessuno di loro è stato portato al Juba Teaching Hospital.Secondo Radio Tamazuj, un'emittente locale, gli scontri sono scoppiati nei pressi del palazzo presidenziale e si sono estesi a tutti i quartieri della città. Stamani la situazione a Juba era tornata alla calma.>>>> SUD SUDAN, 5 ANNI DI INDIPENDENZA: FAME E GUERRALa ripresa delle violenze nella capitale Juba coincide con il quinto anniversario dell'indipendenza del Paese dal Sudan (9 luglio 2011), acquisita dopo una lunga guerra. La metà dei cinque anni dello Stato più giovane del mondo sono stati caratterizzati da violenti conflitti interni alimentati dalla rivalità tra Kiir e Machar. Le ultime violenze scoppiate ieri rappresentano un nuovo intoppo al fragile accordo di pace siglato nell'agosto 2015.