Il ministro tedesco del Lavoro, ex titolare della Difesa, Franz Josef Jung, si è dimesso per lo scandalo seguito alla mancata pubblicazione di notizie sul bombardamento a Kunduz (Afghanistan) il 4 settembre scorso, ordinato dalle truppe tedesche e che causò 142 vittime. Lo scandalo che ha seriamente messo in dubbio la sua credibilità ha già portato alle dimissioni il capo di Stato maggiore dell'esercito, Wolfgang Schneiderhan e il sottosegretario alla Difesa.«Mi prendo la responsabilità politica della politica d'informazione interna del ministero della Difesa nei confronti del ministro riguardante gli avvenimenti del 4 settembre scorso a Kunduz», ha detto l'exministro della Difesa . Jung ha sottolineato di non volere aggiungere nient'altro rispetto alle dichiarazioni fatte ieri al Bundestag, quando aveva fornito una cronologia degli eventi successivi al raid. In questo modo, il ministro del Lavoro ha voluto sottolineare - come già aveva fatto ieri - la sua estraneità alle accuse del tabloid Bild, secondo cui avrebbe occultato le prove che dimostravano fin dall'inizio la presenza di vittime civili del raid aereo della Nato a Kunduz (nord dell'Afghanistan). Una circostanza, questa, che Jung aveva negato nei giorni successivi all'attacco stesso.