BAGHDAD Le autorita irachene hanno dichiarato lo stato d’emergenza a Baghdad ed hanno chiuso le entrate alla “zona verde” della città dopo che migliaia di sostenitori dell’imam sciita Moqtada al Sadr hanno fatto superato le barriere che proteggono la zona delle ambasciate e dove si trova il Parlamento. Nel Parlamento alcune decine di sadristi hanno fatto irruzione e hanno di fatto occupato l’aula dell’Assemblea dopo che per l’ennesima volta la Camera non è riuscita ad approvare le riforme promesse e ad approvare la nomina dei ministri tecnici presentati dal premier, lo sciita Haider al Abadi. Una parte dei manifestanti ha distrutto finestre e divelto alcune delle strutture dell’aula. A rendere ancora più incandescente il clima nella capitale irachena, l’attacco – rivendicato dal Daesh – in una località a sudest di Baghdad in cui, secondo le autorità irachene, 21 persone sono rimaste uccise e 42 ferite. In un comunicato postato in rete e citato dall’agenzia
Ap, il Deash ha precisato che l’attacco è stato compiuto con un camion-bomba. L’attentato è avvenuto in un mercato in un’area a maggioranza sciita nella località di Nahrawan.