Per la prima volta dalla morte del
dittatore Francisco Franco, 40 anni fa, e dal ritorno della
democrazia nessuno è in grado di prevedere da chi la Spagna sarà
governata dopo le cruciali votazioni politiche di domenica 20. Fino alle elezioni
precedenti le cose erano chiare: vincevano i socialisti o i
popolari, e dirigevano il paese.
Da questa domenica invece nulla sarà più come prima. Si vota dalle 9 alle 20. I cittadini saranno chiamati a rinnovare il Parlamento, che è composto dal Congresso dei deputati in cui siedono 350 deputati e dal Senato in cui ci sono 208 seggi. L'irruzione di 2 nuovi partiti. La novità non è solo l'irruzione sulla scena politica dei due partiti anti-casta
Podemos e Ciudadanos che hanno trasformato il gioco da bipolare
a quattro. Ma i sondaggi fanno temere che da lunedì il paese
possa essere difficilmente governabile e sia necessario tornare
alle urne.Mariano Rajoy, premier e leader del Partito popolareGli indecisi: 41%. L'esercito degli indecisi, sconcertati dal nuovo
quadro politico, fino a pochi giorni fa dato al 41%, complica
ulteriormente ogni possibile previsione.IL CASOLa Catalogna ha "accelerato" il tramonto del bipartitismoI sondaggi: primo Rajoy, poi testa a testa socialisti e Podemos. L'ultimo sondaggio "vietato" uscito a Andorra (in
Spagna sono proibiti da lunedì) conferma il rischio di instabilità.
Il Pp del premier Mariano Rajoy viene dato al primo posto, ma
senza maggioranza assoluta, mentre per il secondo sono testa a
testa i socialisti di Pedro Sanchez e Podemos di Pablo Iglesias,
protagonista di una impressionante rimonta.Pedro Sanchez, che guida i socialisti del Psoe
Secondo il sondaggio Gesop per il Periodic d'Andorra il Pp
otterrebbe il 25,8% e 107-111 seggi su 350 nel Congresso (contro
gli attuali 186), davanti al Psoe di Pedro Sanchez (21,4% e
84-88) e ai post-indignados di Pablo Iglesias (20,4% e 71-75).ro, arriverebbe quarto con il 16% e 50-54 deputati.os
Con questi numeri nessuna delle due coalizioni considerate più probabili, Pp-Ciudadanos o Psoe-
Podemos, avrebbe la maggioranza assoluta di 176 deputati.
Pablo Iglesias, fondatore di Podemos .