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IL CASO. Spagna e GB, la debacle socialista

lunedì 8 giugno 2009
I laburisti a Londra, il Psoe a Madrid: due dei partiti di sinistra al governo in Europa ricevono una sonora batosta dal voto europeo di questo fine settimana.A  Londra i primi risultati indicano che il Labour Party ha subito un'importante sconfitta, esito che accresce la pressione sul primo ministro Gordon Brown già in difficoltà. I laburisti sono stati battuti dai Conservatori di centrodestra in Galles, un tempo loro tradizionale roccaforte. Il Labour è arretrato anche nella regione dello Yorkshire e Humber a vantaggio del British National Party, formazione di estrema destra.Secondo i primi rilevamenti, sembra che l’arretramento del Labour sia dovuto allo scandalo dei rimborsi gonfiati da parte dei parlamentari e anche alla debolezza della leaderhip politica di Gordon Brown. I dati parlano da soli: i laburisti si sono aggiudicati il 15,3% delle preferenze, peggior risultato di sempre dal dopoguerra in poi. I conservatori di David Cameron trionfano con il 28,6% dei voti. Gli euroscettici dello UKip si classificano invece secondi con il 17,4%. Il British Nationalist Party, gruppo di estrema destra di orientamento xenofobo, entra per la prima volta all’Europarlamento con due seggi grazie al 6,5% di preferenze.In Spagna volano i Popolari di Mariano Rajoy mentre il premier Jose Luis Zapatero sconta la delusione della crisi economica. Il leader socialista assiste alla sua prima grande sconfitta elettorale perdendo 700.000 voti in 5 anni. I risultati definitivi del voto europeo in terra iberica assegnano il 42,23% ai Popolari e il 38,5% ai Psoe. Ancora più ottimista Rajoy, che guardando il responsabi ha affermato: "Supereremo ancora questi risultati e vinceremo le elezioni", riferendosi alle politiche del 2012. Secondo il quotidiano El Mundo il primo ministro Zapatero è stato "castigato" dalla crisi economica, in particolare dal fatto di aver tardato a riconoscere la gravità della recessione.