È stato rivendicato dai
miliziani jihadisti somali di
al-Shebaab al-Muheddin il triplice
attentato dinamitardo di ieri contro il Jazira Palace Hotel di
Mogadiscio, che ha causato almeno undici morti e quaranta feriti. In un comunicato il portavoce del gruppo, Ali Mohamoud Rage, spiega
che con le due autobomba e il terzo ordigno esploso avevano come obiettivo i funzionari dei servizi segreti riuniti nel complesso alberghiero, situato nei
pressi dell'aeroporto e del quartier generale dell'Onu.Proprio l'altro ieri gli estremisti islamici di al-Shebaab, movimento
legato ad al-Qaeda, avevano avvertito di
possibili nuovi attacchi a Mogadiscio.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, le prime due bombe
sono esplose in rapida successione e sono state seguite da uno scontro
a fuoco con le forze della sicurezza somala. La terza esplosione si è
invece verificata a circa un'ora di distanza, quando un'autobomba è
saltata in aria dopo essere stata fermata dai militari.
Già lo scorso settembre attentatori kamikaze avevano colpito
l'hotel Jazeera di Mogadiscio mentre era in corso una conferenza
stampa del presidente
Hassan Sheikh Mohamud a due giorni dalla sua
elezione. Mohamud e il ministro degli Esteri kenyota in visita erano
rimasti illesi.