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DAMASCO. Tecnico italiano rapito in Siria Chiesto un riscatto

martedì 18 dicembre 2012
​I rapitori dell'ingegnere catanese Mario Belluomo e di altri suoi due colleghi russi, sequestrati in Siria qualche giorno fa, hanno chiesto un riscatto. Lo ha annunciato il ministero degli Esteri russo. V.V. Gorelov, Abessattar Khassoun e Mario Belluomo "sono stati rapiti da sconosciuti il 17 dicembre mentre viaggiavano in macchina da Homs a Tartus", è scritto in un comunicato. I rapitori hanno contattato per telefono la Hmisho and Co, l'acciaieria privata per cui lavoravano, e hanno chiesto un riscatto."Anche i familiari hanno chiesto il silenzio stampa sul sequestro e a maggior ragione lo chiedo io: c'é un momento per ogni cosa e questo è il momento del silenzio", ha detto il ministro della Difesa Giampaolo Di Paola. Una vicenda, ha aggiunto, sulla quale, comunque, non ha "elementi specifici".La Procura di Roma ha aperto un fascicolo sul sequestro. Il professionista, Mario Belluomo, è originario di Catania e dipendente dall'acciaieria Hmisho. In base a quanto ricostruito dalle autorità locali l'uomo è stato rapito nell'area di Tartus, una città costiera a nord di Damasco. Il procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo, responsabile del pool antiterrorismo, coordinerà gli accertamenti del Ros dei carabinieri e della Digos."Confidiamo che questa vicenda si possa risolvere molto rapidamente con il rientro in Italia dell'ingegnere Mario Belluomo". Così il ministro degli Esteri Giulio Terzi, il quale nel corso di una conferenza stampa con il collega maltese Zammit Dimech alla Farnesina, ha ribadito che l'unità di crisi e lui personalmente stanno seguendo "minuto per minuto" la vicenda con l'impegno prioritario di "garantire l'incolumità dell'ostaggio". Quindi, ha aggiunto di non volere "fornire dettagli sull'operazione e sui contatti in corso" per ottenere il suo rilascio, le "famiglie sono informate", ed "io parlerò a vicenda risolta".LIBERATO INVIATO NBC SEQUESTRATO L'inviato della Nbc Richard Engel, rapito in Siria con la sua troupe cinque giorni fa, è stato liberato ed è in buone condizioni. Lo riferisce la rete americana in un comunicato precisando che l'inviato e la troupe hanno già lasciato la Siria