Gli Stati Uniti hanno lanciato nuovi raid aerei contro le milizie dello Stato Islamico in Siria. Le forze americane, secondo informazioni rilasciate dal comando centrale in Florida, nella notte hanno bombardato due postazioni degli
estremisti nel sudovest della provincia di Dair as Saur. L'Osservatorio siriano per i diritti umani parla di raid che hanno preso di mira l'area a ovest di Kobani (Ayn al-Arab), una delle principali enclave curde nel Paese, vicino al confine con la Turchia. Ankara smentisce che i jet da guerra provenissero dalla Turchia. Un altro attacco è stato sferrato in Iraq, a nordovest di Baghdad.
I raid della coalizione contro le postazioni dell'Isis nel nord della
Siria sono iniziati lunedì notte. Ad annunciarlo era stato il
Pentagono, precisando che agli attacchi hanno partecipato gli Stati
Uniti e cinque Paesi arabi, ovvero
Arabia Saudita, Emirati, Giordania,
Bahrain e Qatar. Secondo alcune organizzazioni per la difesa dei
diritti umani, negli attacchi sarebbero morti 70 estremisti dell'Isis e
altri 50 combattenti del gruppo Khorasan composto da veterani di
al-Qaeda, ma anche 11 civili tra cui 7 bambini.L'inviato speciale dell'Onu per la Siria, Staffan De Mistura, ha annunciando un imminente viaggio in
Iran, ha sottolineato che Teheran, stretto alleato di
Damasco, è un "importante attore" della regione. "Spero", ha aggiunto De Mistura, che l'Iran sia un "partner importante nel processo politico".