Una coalizione di forze
arabo-curde anti Assad, appoggiate dai raid aerei statunitensi, ha conquistato la cittadina di
Manbij, in Siria, strappandola al controllo dei jihadisti del
Daesh.
L'operazione per la riconquista di Manbij era cominciata lo scorso 31 maggio.La città si trova nel nord,
120 chilometri a nord-ovest di Raqqa, la roccaforte siriana del sedicente Califfato. È considerata strategica proprio in vista di un prossimo assalto alla stessa Raqqa.
Da Manbij transitano i rifornimenti provenienti dall'Iraq ai jihadisti siriani. Fondamentale sarebbe proprio interrompere la continuità tra territori jihadisti nel nord della Siria e quelli dell'Iraq.
"Le Forze Democratiche Siriane hanno preso il controllo di Mambij e stanno rastrellando la città alla ricerca degli ultimi jihadisti", riferisce da Londra l'
Osservatorio siriano per i diritti umani, espressione dell'opposizione al governo di Damasco.
Intanto ad
Aleppo infuria la battaglia. Sono
almeno 500 i combattenti morti da domenica scorsa: appartengono alle forze del regime siriano, ai ribelli e ai gruppi jihadisti. Lo riferisce la tv satellitare al-Arabiya, che dà notizia di
un bilancio dell'Osservatorio siriano per i diritti umani. La maggior
parte delle vittime sarebbero ribelli.