COOPERAZIONE. Ospedale da campo italiano per curare i profughi siriani in Giordania
"Siamo vicini al popolo siriano. Lo siamo, sostenendo l'azione della comunità internazionale per la ricerca di una soluzione alla crisi ma anche con i nostri aiuti e l'assistenza alle popolazioni colpite da questa tragedia umanitaria sempre più insostenibile", commenta il Ministro degli Esteri Giulio Terzi che sottolinea come l'iniziativa della Cooperazione Italiana, in collaborazione con Protezione Civile e Associazione Nazionale Alpini, faccia seguito a un precedente invio di kit medici in Siria e Libano. Proprio dell'impegno umanitario dell'Italia aveva parlato ieri il Ministro Terzi al suo omologo giordano Judeh nel corso di una conversazione telefonica dedicata, nel quadro del costante dialogo politico fra i due Paesi, alle ripercussioni regionali della crisi siriana, anche in vista della Riunione del Gruppo degli Amici del popolo siriano che si svolgerà venerdì prossimo a Parigi.Il poliambulatorio italiano è in grado di assistere sino a 100 persone al giorno garantendo servizi di tipomedico-cardiologico, traumatologico, ostetrico e pediatrico. Sono presenti anche attrezzature per la diagnostica, una farmacia e spazi per la degenza.
Una volta giunta in Giordania, la struttura sarà trasferita nell'area di Mafraq, in prossimità della frontiera siro-giordana, a circa 80 km da Amman e circa 10 dal confine, dove personale della Cooperazione Italiana, del Dipartimento della Protezione Civile e dell'Associazione Nazionale Alpini procederà all'allestimento e alla gestione iniziale. Il poliambulatorio sarà successivamente gestito dalle Autorità giordane e continuerà a garantire sostegno ai centri sanitari giordani nell'assistenza ai fuoriusciti siriani e alla popolazione locale.