In Siria le forze leali al presidente Bashar al-Assad oggi hanno ucciso almeno 67 civili a Homs, dove hanno sparato razzi e colpi di mortaio per sottomettere i quartieri cuore dell'opposizione, nonostante la promessa strappata ieri dalla Russia ad Assad di mettere fine alla carneficina. Lo riferiscono attivisti. I blindati sono entrati nel quartiere di Inshaat e si sono avvicinati al distretto di Bab Amro, che è stato obiettivo dei più pesanti attacchi delle truppe governative che negli ultimi due giorni sono costati la vita ad almeno 150 persone, dicono gli attivisti di Homs e fonti dell'opposizione."L'elettricità è tornata brevemente e siamo riusciti a contattare diversi quartieri, perché gli attivisti locali sono riusciti a ricaricare i loro telefoni cellulari. Abbiamo contato 47 persone uccise da mezzanotte", ha detto l'attivista Mohammad Hassan parlando da un telefono satellitare. Altre fonti parlano di 20 bambini uccisi.Hassan ha detto che il bombardamento si è intensificato nelle prime ore della giornata, concentrandosi su Bab Amro, al-Bayada, al-Khalidiya e Wadi al-Arab, quartieri sunniti che si sono sollevati contro gli 11 anni di regime di Assad, che appartiene alla minoranza alawita che domina il Paese a maggioranza sunnita da cinquant'anni.L'Osservatorio siriano per i diritti umani dice che i miliziani leali ad Assad hanno ucciso almeno 20 civili facendo irruzione nelle abitazioni di tre famiglie disarmate nella parte periferica dei distretti dell'opposizione."Gli shabbiha (miliziani di Assad) hanno fatto irruzione in tre case nella notte e hanno massacrato una famiglia di cinque persone - padre, moglie e i loro tre figli -, una famiglia di sette persone in un'altra casa e otto in una terza", ha detto a Reuters il dissidente in esilio Rami Abdelrahman, che guida l'Osservatorio con sede in Gran Bretagna.
L'agenzia stampa di Stato, a sua volta, dice che "gruppi terroristici armati" hanno attaccato posti di blocco stradali della polizia a Homs e hanno lanciato delle bombe in città, tre delle quali contro la raffineria di Homs, una delle due del Paese.Intanto tre team di emergenza, con esperti in missioni civili e umanitarie, stanno per essere inviati dalla Ue a Beirut, Amman e "possibilmente" Damasco per "coordinare l'azione Ue sul terreno in vista delle future operazioni, inclusa l'evacuazione delle migliaia di cittadini europei" dal paese. Lo riferiscono fonti qualificate Ue.