Violenti scontri a fuoco sono scoppiati oggi a Damasco tra i ribelli dell'Esercito siriano libero e le forze fedeli al presidente Bashar al-Assad. Oggi a Damasco sono arrivati emissari di Kofi Annan, inviato speciale dell'Onu e della Lega Araba per la questione siriana.
SCONTRI A FUOCO A DAMASCOSecondo il racconto dei testimoni, teatro degli scontri è stato il quartiere di al-Mezze, a due giorni dalla duplice autobomba che ha ucciso 27 persone nel cuore della capitale. Dall'inizio della rivolta contro il regime di Bashar al-Assad, nel marzo del 2011, in Siria sono state uccise oltre 8.000 persone, secondo stime Onu.
«TRA LE VITTIME DELLE ESPLOSIONI TROVATI I CORPI DEI TORTURATI A MORTE»Gli attivisti siriani hanno accusato il regime di usare i corpi senza vita di loro compagni arrestati e torturati a morte nelle recenti esplosioni di Damasco e Aleppo mostrandoli come "brandelli delle vittime del terrorismo".
LA CROCE ROSSA: «ALLARMANTE LA SITUAZIONE DELLA POPOLAZIONE»La situazione umanitaria in Siria rischia di peggiorare. È l'allarme lanciato dal presidente del Comitato Internazionale della Croce Rossa, Jakob Kellenberger, che ha ribadito la necessità di "misure urgenti", come l'istituzione di due ore di cessate il fuoco quotidiano tra forze governative e ribelli per permettere la consegna degli aiuti.Kellenberger è in missione a Mosca nel tentantivo di convincere le autorità siriane, tramite i russi, a consentire l'arrivo di nuovi aiuti umanitari nelle zone siriane devastate dai combattimenti."La nostra valutazione, purtroppo, è che la situazione umanitaria è molto probabilmente destinata a peggiorare", ha detto Kellenberger al ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov. Secondo il Comitato Internazionale della Croce Rossa è necessario l'invio di nuovi aiuti alla popolazione siriana dopo i recenti interventi della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa siriana, che hanno portato cibo e medicine a migliaia di siriani in alcune delle zone devastate dagli scontri tra forze governative e ribelli.