Lo scrittore francese Jacques Julliard ha lanciato un
appello a favore dei cristiani d'Oriente a cui Oltralpe hanno già aderito numerosi intellettuali e uomini politici (tra gli altri, Jean d'Ormesson e Alain Juppè): chiede al governo francese una riunione speciale del Consiglio di Sicurezza dell'Onu per fermare il genocidio in atto. La petizione, che è
sul sito web di Le Figaro, punta a raccogliere un certo numero di grandi firme.
"Tutto è cominciato in Iraq dove la
comunità cristiana irachena, una delle più antiche del mondo
e che ancora utilizza l'aramaico, la lingua più comune ai
tempi di Gesù, è stata vittima di violente persecuzioni", si
legge nel manifesto. "Queste persecuzioni si sono estese
successivamente alla Siria, dove lo Stato islamico è
saldamente affermato. E in Egitto, Libia, in tutto il Medio
Oriente e in molte parti dell'Africa si sono moltiplicati
rapimenti, stupri, omicidi e scene di orrore. Non si più
assistere a tutto ciò nell'indifferenza generale", si legge
ancora."Siamo stati tutti ebrei tedeschi, siamo stati tutti
dissidenti ai tempi di Sakharov e Solzhenitsyn. Siamo stati
tutti Charlie. Ora dobbiamo tutti essere cristiani d'Oriente.
Una tale situazione costituisce una negazione dell'umanità che
riguarda l'umanità intera. Chiediamo al governo francese di
intervenire per ottenere una riunione speciale del Consiglio di
Sicurezza dell'Onu e mettere fine al genocidio culturale
avviato".